Lomartire (Spdr ETFs): “C’è ancora valore nei finanziari Usa”

A cura di Francesco Lomartire, responsabile di Spdr ETFs (State Street) per l’Italia

Taglio dei tassi di interesse

Il giorno in cui la Federal Reserve ha annunciato il primo taglio dei tassi dal 2008, i finanziari statunitensi hanno sovraperformato l’indice S&P500 nonostante la presunta correlazione negativa tra tassi e margini bancari, per non parlare dell’impatto dell’appiattimento della curva dei rendimenti. Questa reazione, insieme ai segnali di un arresto dei deflussi da parte dei principali investitori (in particolare dagli ETF del settore) e alla positiva stagione delle trimestrali appena conclusa, ci inducono ad essere fiduciosi sulle prospettive del settore nei prossimi mesi. Il comparto finanziario statunitense è uno dei settori su cui puntiamo per il terzo trimestre, come attestato nel nostro ultimo Sector Dashboard.

Risultati solidi

Circa il 90% dei titoli finanziari dell’S&P 500 ha già pubblicato i risultati del secondo trimestre, l’80% dei quali ha rappresentato una sorpresa positiva, con risultati che mediamente hanno battuto le attese del 4%. Questa solidità si è registrata in tutto il settore. La percentuale più alta di risultati superiori alle attese proviene da fornitori di servizi di pagamento, come MasterCard e Capital One, da provider di indici e dati, come S&P Global e da società del settore dei servizi finanziari, come Jefferies*. Anche le banche, ovvero il più grande gruppo industriale, hanno battuto le attese, nonostante i timori precedenti legati all’impatto dell’appiattimento della curva dei rendimenti dei Treasury statunitensi sui tassi di interesse.

A seguito del taglio dei tassi della settimana scorsa e visto il costante appiattimento della curva dei rendimenti, potrebbe esserci certa pressione sul margine di interesse, ma i bilanci del settore bancario stanno diventando più resilienti grazie alle coperture dei flussi di cassa e ai floor dei tassi di interesse in grado di controbilanciare l’esposizione ai tassi variabili. Il contesto relativamente favorevole per le imprese e i consumatori dovrebbe continuare a sostenere i finanziamenti alle imprese e, insieme alla forza del trading in altre attività finanziarie, le previsioni sugli utili dovrebbero rimanere al di sopra delle attese nel 2019.

Rendimenti del capitale

A fine giugno si è conclusa la valutazione annuale in due parti del capitale delle banche statunitensi e gli istituti di credito che sono risultati in salute. I risultati degli stress test richiesti dal Dodd-Frank Act hanno evidenziato un miglioramento degli stress ratio per quasi tutte le banche, mentre la Comprehensive Capital Analysis and Review della FED non ha evidenziato rischi significativi. Questi risultati hanno implicazioni positive per i rendimenti del capitale, con dividendi più elevati e maggiori attività di buyback per gli azionisti.

Approccio selettivo: Stati Uniti vs Europa

Se da un lato il comparto finanziario statunitense sembra relativamente interessante, dall’altro siamo comunque preoccupati per le prospettive del suo omologo europeo che, nonostante le valutazioni estremamente basse, subisce l’impatto di molti fattori contrari, anche di natura politica. Inoltre, il contesto macroeconomico è più favorevole alle operazioni statunitensi e ci si aspetta che il paese sarà il primo a implementare un allentamento della regolamentazione finanziaria.

I settori del comparto finanziario dell’S&P 500

Fonte: Bloomberg, dati al 1 agosto 2019. Le suddivisioni riportate fanno riferimento alla data indicata e sono soggette a modifiche.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!