Tenaris soffre, ma può essere occasione d’acquisto

Non è davvero un periodo facile per Tenaris, che anche stamane apre in rosso a Piazza Affari ridiscendendo sui 9,7 euro per azione (-1%) dopo aver già lasciato sul campo il 6,5% nelle precedenti 5 sedute di borsa, portando al 35% la perdita rispetto a 12 mesi fa e riducendo a poco più del 3,7% il recupero da inizio anno.

Ad affossare ulteriormente le quotazioni di Tenaris non è solo l’andamento del prezzo del greggio (il future sul Wti anche oggi perde terreno scivolando sui 54,7 dollari al barile, mentre quello sul Brent è a circa 58,3 dollari al barile), a sua volta influenzato dai timori di un rallentamento economico globale, ma anche le ultime notizie in arrivo dall’Argentina, paese dove il gruppo opera tramite Siderca.

Dopo le primarie il presidente Mauricio Macri è stato nettamente sconfitto dal peronista Alberto Fernandez, alleato dell’Cristina Fernandez de Kirchner. Se il verdetto di domenica (48,86% per Fernandez-de Kirchner, 33,27% per Macri in coppia con Miguel Angel Pichetto) fosse confermato alla presidenziali del prossimo ottobre, la Casa Rosada andrebbe già al primo turno all’opposizione. Un’ipotesi che ha fatto fuggire gli investitori sia dal mercato azionario (l’indice Mervel ha chiuso ieri a -37,93%) sia dal peso argentino (-13,5%).

Il ribasso di queste sedute potrebbe tuttavia offrire un’opportunità per chi volesse entrare sul titolo in ottica di medio-lungo termine. Secondo il consenso, infatti, Tenaris dovrebbe guadagnare 70 centesimi di euro per azione quest’anno e pagare un dividendo di 40 centesimi, il che significa che ai livelli attuali il titolo tratta poco più di 13,8 volte gli utili attesi entro fine 2019 con un dividend yield potenziale superiore al 4,1%.

Il giudizio degli analisti su Tenaris

Non a caso la maggioranza degli analisti fondamentali è positiva sulle prospettive di Tenaris, che vede al momento 5 “buy” (acquistare) e 5 “outperform” (farà meglio del mercato) a fronte di 2 “hold” (mantenere) e 2 “underperform” (farà peggio del mercato), con un prezzo obiettivo di consenso pari a 14 euro per azione, con un potenziale rialzista implicito del 44% dalle quotazioni correnti.

Il quadro tecnico di Tenaris

Gli analisti tecnici, che fino a ieri segnalavano un trend fortemente negativo sul titolo a brevissimo e negativo anche a breve termine, mentre a medio e lungo termine il trend appariva solo moderatamente negativo, ora segnalano la possibilità che il trend ribassista sia prossimo all’esaurimento una volta centrato l’obiettivo dei 9,5 euro, attorno a cui si potrebbe dunque provare a entrare sul titolo, con stop loss a 8,9 euro. In caso di rimbalzo i primi obiettivi sarebbero infatti individutati in area 10,5 euro e poi a 10,9 euro.

Se poi i fantasmi di una frenata dell’economia mondiale dovessero dissiparsi così come i timori di ulteriori difficoltà in Argentina, vi sarebbe spazio per un’estensione del recupero. In questo caso importante sarebbe il superamento degli 11,1 euro per azione, che farebbero scattare una ulteriore strategia rialzista con obiettivo a 12,3 euro prima e 12,6 euro poi. In questo caso il precedente obiettivo di 10,5 euro potrebbe fungere da stop loss.

L’andamento di Tenaris a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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