Occasioni d’investimento in Cina

La Cina è terra di opportunità per chi investe in equity. Nonostante il positivo andamento da inizio anno (+6% in valuta locale all’8 agosto 2019) i titoli del paniere Morningstar China continuano a essere scambiati a un tasso di sconto medio del 25% rispetto al fair value. Le occasioni migliori sono nel macro-settore dei servizi dal quale, secondo gli analisti, si attende il maggior contributo alla crescita futura del Pil del Paese del Drago.

La riorganizzazione del settore gioca a favore di China Telecom

China Telecom è il primo operatore del paese nel segmento di rete fissa ed è stato tra i maggiori beneficiari della riorganizzazione del settore telecom promossa dal Governo cinese nel 2008 che ha prodotto una redistribuzione delle quote di mercato nel segmento mobile. Il suo numero di clienti wireless è cresciuto di 8 volte superando quota 300 milioni e permettendo all’azienda di ammortizzare meglio i costi fissi della gestione della rete e dunque di aumentare la profittabilità del business. Nello stesso periodo China Telecom è stata in grado di raddoppiare il numero di sottoscrittori per i servizi di banda larga anche grazie al cross-selling tra utenti della rete fissa e mobile e a nuovi investimenti volti a potenziare la rete Internet. Inoltre, la joint venture con Tower Company dovrebbe permetterle di accelerare il lancio della sua rete 5G e di ridurre il peso degli investimenti.

“Per ora China Telecom non riesce a generare rendimenti del capitale superiori ai costi di finanziamento e per questo non le assegniamo un Economic moat. Tuttavia i rumor del mercato danno per possibile un nuovo intervento del Governo volto a favorire il consolidamento del settore e in particolare la fusione tra China Telecom e China Unicom. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza degli investimenti nella rete 5G, ma avrebbe come risultato anche quello di far salire la redditività delle aziende”, dice Dan Baker, analista azionario di Morningstar. “Al momento le nostre previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media del fatturato del 3,4% e un moderato miglioramento del margine Ebit. La stima del fair value è pari a 63 dollari (per l’ADR scambiata sul Nyse) e vale al titolo un rating di 4 stelle” (report aggiornato al 29 aprile 2019).

Analisti ottimisti sul futuro di Agricultural Bank of China

Grazie ad una rete di oltre 12.000 filiali, Agricultural Bank of China (ABC) ha una posizione dominante nelle zone rurali della Cina. ABC è il terzo istituto di credito del paese e la sua forza è rappresentata da una solida base di depositi. La gente che abita in queste aree ha solitamente esigenza finanziarie semplici ed è restia a cambiare banca. A questo poi si aggiungono le elevate barriere all’ingresso di nuovi competitor, rappresentate dagli ingenti capitali necessari per costruire una rete di filiali paragonabile a quella di ABC. Tutto questo si traduce in flussi di cassa alti e costanti che la banca destina al finanziamento dei prestiti nelle aree urbane, che invece sono più profittevoli.

“Ci sono vari fattori che alimentano il nostro ottimismo sul futuro dell’istituto di credito: il suo rapporto prestiti/depositi è il secondo più basso tra gli istituti del paese, cosa che potenzialmente le permette di aumentare in maniera sensibile la redditività del capitale, ed è ottimamente posizionata per sfruttare la crescita dei prestiti nelle zone rurali che è spinta da nuovi incentivi statali”, dice Iris Tan, analista azionaria di Morningstar. “Le nostre previsioni indicano un progresso medio dei ricavi dell’8% nei prossimi anni, mentre il miglioramento dell’efficienza operativa, anche grazie agli investimenti nella digitalizzazione dei servizi, si tradurrà nell’allargamento dei margini di profitto. In base a queste aspettative stimiamo un fair value pari a 4,80 dollari di Hong Kong”.

(report aggiornato al 25 giugno 2019)

A cura di Morningstar

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