La Juventus vince ma non convince la Borsa: i motivi

Juventus maglia nera della seduta a Piazza Affari con un tonfo del 3,54%, dopo un avvio in lieve rialzo. La vittoria 1-0 a Parma nell’esordio di campionato è stata un po’ sofferta e la prestazione della squadra non sembra avere tranquillizzato tifosi e investitori, alimentando i dubbi delle ultime settimane sulla campagna acquisti estiva (che peraltro si concluderà il 2 settembre).

Dei 150 milioni di euro investiti finora, quasi la metà (72 milioni) sono andati nell’acquisto di De Ligt, che però nella prima partita di campionato è stato relegato in panchina così come tutti gli altri nuovi arrivati, da Danilo a Demiral a Rabiot (in campo quest’ultimo solo per pochi minuti nel finale). Molti osservano inoltre che la società finora non ha venduto nessuno dei giocatori dati in uscita a giugno, da Perin a Rugani, passando per Emre Can, Matuidi, Mandzukic, Bentancur, Higuain e soprattutto Dybala.

Inoltre sul titolo potrebbero pesare anche i realizzi dopo gli ampi guadagni archiviati in precedenza. A livello comparativo su base settimanale, il trend della societò evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del Ftse Mib, a dimostrazione di una maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Juventus rispetto all’indice.

Lo status tecnico di breve periodo del titolo mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 1,57 euro, con rischio di eventuale correzione fino al target 1,475. Le attese degli analisti sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 1,664.

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