Azionario europeo, come salvarsi dal rallentamento economico

Di recente, i mercati europei hanno mostrato una certa volatilità e le aspettative per i futuri stimoli delle banche centrali si sono scontrate con l’arrivo di risultati aziendali per il secondo trimestre non del tutto convincenti. È ormai chiaro – nota Marc Chapman, gestore del fondo HI Principia di Hedge Invest Sgr – che si sta verificando un rallentamento in alcuni segmenti dell’economia. Alcuni esempi sono il settore industriale e automobilistico europeo, che mostrano segnali di indebolimento della domanda. Se nella prima parte dell’anno ci si aspettava una ripresa economica nel secondo semestre, questo scenario sembra ora poco probabile, e l’impatto marginale di ulteriori stimoli monetari appare ogni volta più debole.

Le recenti notizie, in termini di crescita, hanno portato ad una forte polarizzazione delle valutazioni aziendali. Le società del segmento growth, che sono considerate meno sensibili al ciclo, si sono rivalutate a un punto tale che il rapporto rischio-rendimento non può più essere considerato interessante. Inoltre, in un’economia che si indebolisce, dovrebbe sorgere qualche domanda sulla crescita di lungo termine di questi franchise. Queste preoccupazioni hanno recentemente impattato il prezzo sia di Sap che di Christian Hansen, che erano entrambi considerati business in crescita strutturale.

Alla ricerca di rendimenti positivi

D’altro canto, sottolinea Chapman, i titoli ciclici e value sono prezzati con multipli degli utili molto bassi. Tuttavia, osservando la situazione in prospettiva, dopo un lungo periodo di ampi volumi di crescita per il settore automobilistico in tutte le principali aree, i prossimi cinque anni potrebbero portare progressi solo marginali, se non addirittura un declino per via di trend strutturali come il car sharing e il più basso numero di proprietari di auto. In tale area, i multipli attuali sembrano quindi piuttosto giustificati.

Anche per quanto riguarda il settore dei capital good, dopo i risultati negativi delle azioni di leader di mercato come Basf, sembra evidente che la domanda sottostante sia più debole di quanto anticipato. Per questo, nonostante le valutazioni attraenti, il settore ha continuato a scendere.

“Apparentemente quindi, al momento sia la parte growth che quella value del mercato sono poco interessanti per un investimento dal lato lungo. Stiamo cercando di focalizzarci in titoli che non ricadano in nessuna delle due categorie. Ad ogni modo, in generale, ottenere rendimenti azionari positivi nella parte lunga del portafoglio sembra oggi meno facile”, puntualizza Chapman.

“Un titolo che a nostro avviso rappresenta una chiara opportunità di investimento è Andritz, quotato alla Borsa di Vienna. La società produce attrezzatura per l’industria della cellulosa e della carta, per l’energia idroelettrica e per quella automobilistica. Riteniamo sia probabile una stabilizzazione degli ordinativi dopo che avevano deluso nel primo trimestre”, sottolinea l’esperto di Hedge Invest.

Gecina, nel settore immobiliare, ha presentato solidi risultati per il secondo trimestre e continua a mostrare miglioramenti costanti. Il gruppo possiede e sviluppa uffici di alta qualità nell’aera parigina. Gecina è riuscita a sviluppare stabilmente il Nav del business tramite investimenti e grazie al miglioramento dei siti che sono stati in grado di acquisire. Il gruppo, inoltre, non è esposto ai segmenti più deboli del settore immobiliare come i centri commerciali, che subiscono la minaccia strutturale dei business online.

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