La gestazione del governo Conte 2: chi potrebbe beneficiarne

A cura di Filippo Alloatti, Senior Credit Analyst di Hermes Investment Management

Il mercato finanziario ha salutato la gestazione del governo Conte 2 con una poderosa compressione del differenziale tra il Btp decennale e il Bund. Lo spread è passato dal picco annuale del 31 maggio 2019 di 292 punti base al minimo di 170 nella mattinata di oggi.

Ancora ignoti il programma mediato tra i 5 Stelle e il Pd e la copertura dei dicasteri chiave, Economia, Interno, Esteri, la “promozione” del mercato parrebbe da ascriversi a un percepito tasso di conflittualità con la Commissione europea inferiore a quello del precedente governo. Evitare l’esercizio provvisorio e cercare di scongiurare lo scatto delle aliquote Iva sono obiettivi condivisibili.

Per le banche italiane il cui patrimonio beneficia del calo dello spread, la nuova agenda governativa potrebbe aiutare gli istituti nello sforzo di ristrutturazione intrapreso con successo da qualche anno. Nello specifico ulteriore riduzione dei crediti inesigibili (Npl) e maggior attenzione agli Utp, agire sulla leva dei costi e cercare di spingere le commissioni. Per l’economia riattivare gli investimenti resta una priorità.

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