Titolo da monitorare – UniCredit

Il 2010 non è stato un anno felice per il settore bancario, anzi la debolezza relativa dell’indice italiano rispetto ai competitor europei è attribuibile principalmente al peso dei titoli bancari. Il problema più sentito è sicuramente stato quello relativo alla crisi dei debiti pubblici, ma anche le novità normative come Basilea 3 non sono state recepite con favore degli investitori.

Proprio nelle ultime sedute il settore risente dell’impatto della nuova circolare di Bankitalia che obbliga le banche, a partire dal 31 dicembre 2010, a dedurre le azioni di risparmio e privilegiate dal calcolo del coefficiente core tier 1, determinando così un cambiamento nei requisiti patrimoniali. L’impostazione di fondo per Unicredit è ribassista anche se in questo inizio di 2011 le notizie positive sull’emissione di titoli portoghesi hanno determinato una riduzione del premio al rischio con conseguente fiammata rialzista che ha coinvolto tutto il settore finanziario.

Tale accelerazione ha configurato una situazione di ipercomprato che si è poi puntualmente concretizzata col calo registrato nelle ultimissime sedute. L’area resistenziale individuabile appena sopra quota 1,90 rappresenta un’interessante test rialzista. Operativamente valutiamo con favore un ingresso long alla violazione degli 1,92 euro per puntare ad un target su quota 2,10.

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