Banche, il taglio degli sportelli non fa aumentare la redditività

Non sussiste una correlazione diretta tra numero degli sportelli e redditività del settore bancario. Lo sostiene uno studio della società di consulenza Excellence Consulting, che mette a confronto i sistemi dei principali Paesi europei (Italia Francia, Spagna, Germania e Uk) dal 2013 al 2018 in termini di numero degli sportelli, redditività e prodotto interno lordo di ciascuno di essi.

Nel periodo temporale analizzato, in Italia, a seguito dei piani di chiusura degli sportelli che hanno riguardato tutte le principali banche del Paese, il numero medio di filali per 100.000 abitanti è diminuito da 52 a 42, con un’accelerazione pari al -7,01% nella comparazione 2018/2017 e al -5,3% in quella 2017/2016. Nel medesimo periodo, lo stesso indicatore è sceso da 47 a 36 in Germania, da 72 a 56 in Spagna, da 20 a 17 in Uk. In controtendenza la Francia, dove è aumentato da 57 a 62.

Sempre secondo lo studio di Excellence, dal 2017 al 2018 la redditività delle banche europee è cresciuta del 5,6% in Italia, del 6,7% in Francia, del 2,3% in Germania, del 7,2% in Spagna e del 6,5% in Uk. La ricerca prende in riferimento anche il contesto economico. Secondo il Fondo monetario internazionale, dal 2017 al 2018, il Pil in Italia si è alzato dello 0,9%, in Francia dell’ 1,5%, in Germania dell’1,5%, in Spagna del 2,5%, in Uk dell’1,4%. La previsione del Fmi per il 2019 stima un +0,1% per l’Italia, +1,3% per la Francia, +0,8% per la Germania, +2,1 per la Spagna e +1,2% per Uk.

“In un nostro studio del 2016 – afferma Maurizio Primanni, Ceo di Excellence – sostenevamo che la media di 50 sportelli per 100.000 abitanti in Italia dovesse scendere intorno a quella europea di 40. Il risultato è stato quasi raggiunto: siamo a 42, ma l’effetto “scossa” sulla redditività del sistema bancario potrebbe non essere così strutturale. Ciò che dicemmo allora, viene infatti confermato dalla nostra ricerca di oggi. Bisogna fare attenzione. In Francia la redditività del sistema bancario è rimasta nel periodo 2013-2018 su valori medio-elevati (tra il 6-6,7%) eppure il numero degli sportelli è addirittura cresciuto da 57 ogni 100.000 abitanti nel 2013 a 62 nel 2018. In Spagna annotiamo una discesa, da 72 a 56 (dato tuttavia più elevato della media europea e dei livelli raggiunti attualmente in Italia), ma la redditività del sistema bancario è rimasta negli anni 2013-2018 su valori medio-elevati (tra il 5,8-7,2%). Si guardi alla Germania invece, il numero delle filiali si è ridotto da 47 a 36 (meno della media europea), ma la redditività del sistema risulta stabilmente inferiore a quella di Francia e Spagna, con valori tra il 2013 e il 2018 che hanno oscillato tra 1,3% e 2,3%”.

“E’ vero – conclude Primanni – che le principali banche tedesche (eccetto Deutsche Bank) e italiane hanno in media una presenza internazionale inferiore rispetto a quella delle principali francesi o spagnole e che soprattutto in Italia abbiamo avuto il fenomeno dei crediti deteriorati che ha zavorrato la redditività del sistema bancario, ma la nostra ricerca conferma in modo fattuale che la soluzione al problema delle banche non può passare solo dalla riduzione del numero degli sportelli. In termini macro servono politiche economiche che supportino una crescita più sostenuta del Pil (i paesi con Pil più elevato hanno anche sistemi bancari con maggiore redditività). A livello micro invece ogni banca dovrebbe intervenire sulla capacità di generare ricavi per dipendente, perché la riduzione del numero degli sportelli riduce di sicuro i costi ma ha spesso anche un effetto negativo sui ricavi, oltre a lasciare non presidiate alcune aree geografiche del Paese, talvolta sedi anche di rilevanti distretti industriali.”

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