Scenario macoeconomico globale ancora con molte ombre

In settimana verranno pubblicati gli indici Pmi di agosto su scala globale. Negli Usa i dati sulla bilancia commerciale relativi al mese di luglio verranno resi noti mercoledì mentre sul finire di settimana sarà la volta delle evidenze in arrivo dal mondo del lavoro Usa. In Eurozona venerdì la terza lettura del Pil 2Q. In Germania attenzione alle indicazioni in arrivo dal mondo produttivo con le letture di luglio degli ordini alle fabbriche e la produzione industriale. Occhi puntati sul parlamento britannico, prima della sua chiusura fino a metà ottobre. Attenzione alle mosse di alcune banche centrali tra cui quelle di Russia, Canada, Australia e Svezia che anticipano le decisioni della Bce settimana prossima e la Fed il prossimo 18 settembre.

Eurozona: mercato lavoro forte ma le fiducie che restano basse con Cpi ancora deboli sono motivazioni per intervento della Bce

E’ accelerato il tasso di crescita di M3 a conferma degli sforzi di supporto al ciclo dal lato monetario. Gli indici di fiducia hanno mostrato variazioni miste col recupero di quella complessiva grazie al miglioramento inatteso di quella industriale superiore al peggioramento di quelle di servizi e consumo. Ciò ha interrotto la prolungata dissolvenza, ma gli indici restano prossimi ai minimi pluriennali, particolarmente vecchi per la manifattura, appesantita dal rallentamento globale e dalle maggiori tensioni commerciali internazionali, e un po’ più recenti per i servizi che hanno invece il supporto degli elevati livelli occupazionali (ancora confermati) a controbilanciare le accresciute incertezze politiche e sociali interne all’eurozona. Anche i Cpi sono rimasti deboli. Questi dati non possono che accentuare le preoccupazioni della Bce e motivarla ad annunciare un robusto pacchetto di stimoli nella riunione del 12 settembre.

Usa: Pil cresce a potenziale sostenuto dai consumi, grazie al lavoro, nonostante immobiliare incerto e manifattura mista

Il Pil del 2° trim. è stato limato (come anche il Pce) per scorte, net export e contributo pubblico, ma con maggiori consumi. I dati di luglio hanno poi visto un ulteriore forte incremento di spesa superiore a quello del reddito, con Pce stabili che lasciano spazio alla Fed. Il mercato del lavoro è rimasto forte a vantaggio del benessere dei consumatori, mentre i due indici di fiducia hanno dato risultati contrastanti (Conf. Board prossimo ai massimi e Un. Michigan ai minimi dal 10/16 per gli impatti delle tariffe). Il mercato immobiliare si è confermato fiacco, con il maggior calo mensile delle vendite dall’1/18, anche se i prezzi sono ulteriormente aumentati. Gli ordini globali sono esplosi, grazie agli aerei, ma la componente core si è contratta. Come ormai da qualche mese, gli indici manifatturieri hanno dato segnali contrastanti (Chicago nazionale in crollo, Dallas in rimbalzo, Richmond in recupero e Chicago Pmi in ripresa).

Giappone: indici generali calanti con Cpi e vendite deboli ma il mercato del lavoro resta tonico e la produzione in ripresa

Si estende il prolungato trend calante dell’indice Anticipatore, arrivato ai minimi dal 2/10, e riprende dopo solo due mesi anche quello del Coincidente per l’apprezzamento dello yen, l’inasprirsi tendenziale delle tensioni commerciali, i dati discontinui dell’economia interna e le preoccupazioni per il prossimo aumento dell’Iva. Sono indici basati su una pluralità di componenti che analizzano le condizioni generali del business, prospettiche e correnti, e per la loro formazione “composta” sono a rilascio un po’ ritardato ma danno una rappresentazione completa del quadro economico. Prosegue successivamente la debolezza dei prezzi e crollano le vendite, con la peggior variazione mensile dal 2/16 dopo gli acquisti fatti per anticipare l’aumento autunnale dell’Iva nei mesi scorsi, ma la disoccupazione scende ai minimi dal 3/92 e si riprende la produzione industriale, seppure da una base molto bassa.

A cura di Marco Vailati, Responsabile Ricerca Investimenti di Cassa Lombarda

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