Buona semestrale per Immsi, utile a +12 per cento

Immsi, gruppo che fa capo a Roberto Colaninno che tramite Omniaholding è azionista al 59,14% e che comprende oltre 40 società operative nei settori immobiliare, industriale e navale, fra cui in particolare Piaggio (controllata al 53,6%), vede scattare qualche presa di profitto in borsa, in linea con l’andamento riflessivo del mercato stamane, dopo una semestrale che ha registrato ricavi consolidati per 851 milioni di euro, in crescita del 9,9% rispetto all’analogo periodo del 2018, un Ebitda di 136,6 milioni (+10,1%) con un Ebitda margin del 16,1% (16% nel primo semestre 2018) e un utile netto consolidato di 12,8 milioni (+12%).

In miglioramento anche la Posizione finanziaria netta ex IFRS 16, negativa per 815,6 milioni, 36,4 milioni in meno rispetto ai -852 milioni a fine dicembre scorso e di 27,6 milioni rispetto ai-843,2 milioni di fine giugno 2018. Includendo gli effetti dell’IFRS 16 la Posizione finanziaria netta passa a -838,2 milioni euro, 13,9 milioni meno di fine 2018 e 5,1 meno di dodici mesi prima.

Immsi ha registrato performance in crescita in tutti i principali indicatori di conto economico, che riflettono i maggiori investimenti e la riduzione del debito. In particolare una nota del gruppo segnala il miglioramento di Piaggio sui mercati globali, in coerenza con l’impegno a confermare la posizione di leadership nel mercato europeo delle due ruote, sfruttando al meglio la ripresa prevista attraverso un ulteriore rafforzamento della gamma prodotti sia scooter sia moto, e a mantenere le attuali posizioni sul mercato europeo dei veicoli commerciali, rafforzando la rete di vendita.

Le prospettive dei settori navale e immobiliare

Piaggio (il cui titolo stamane è stabile oscillando attorno ai 2,9 euro per azione, il 55% al di sopra dei livelli di 12 mesi fa) intende inoltre consolidare la presenza nell’area Asia-Pacifico, “esplorando nuove opportunità nei paesi dell’area, sempre con particolare attenzione al segmento premium del mercato” e rafforzare le vendite nel mercato indiano dello scooter e dei veicoli commerciali.

Quanto invece al settore navale (rapprsentato da Intermarine Spa), nel 2019 si svilupperanno gli avanzamenti di produzione relativi alle commesse acquisite, con l’obiettivo di consolidare il rafforzamento patrimoniale in atto negli ultimi esercizi. Inoltre Immsi ha confermato di stare portando avanti “diverse trattative, in particolar modo nel settore Difesa, volte ad acquisire ulteriori commesse” che permetterebbero di ottimizzare la capacità produttiva per i prossimi anni. Infine Molas (settore immobiliare e holding) sta procedendo con le attività commerciali “volte ad individuare possibili acquirenti, anche a livello internazionale”.

Il giudizio degli analisti

Dal canto loro gli analisti tecnici segnalano come il titolo, che in borsa capitalizza poco più di 211 milioni di euro e presenta già un robusto +47% rispetto a 12 mesi fa (grazie in particolare al +53,8% messo a segno da inizio anno), risulti in serito in un trend fortemente rialzista sul brevissimo periodo, mentre qualche maggiore incertezza resta a breve ma anche a lungo termine con un trend al momento neutro.

I recenti incrementi dei volumi di scambio confermano che su Immsi è tornato interesse, anche in vista dei conti semestrali, mentre gli indicatori stocastico e Rsi stazionano in area positiva e contribuiscono a convalidare l’ipotesi di una prossima uscita al rialzo dall’area di incertezza in cui il titolo si sta mantenendo da questa estate, tanto da suggerire per i più avvezzi al rischio l’apertura di posizioni lunghe sfruttando eventuali giornate di debolezza. A fronte di quotazioni attualmente attorno ai 62-63 centesimi per azione, i primissimi obiettivi al rialzo sono indicati a 65-66 centesimi, con possibile estensione verso i 67 centesimi per azione. In caso di storno primi supporti a 59-58,5 centesimi e poi sui 58-57,8 centesimi.

La performance di Immsi a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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