Siete belli? Buon per voi. Se invece il vostro sorriso assomiglia a un battaglione di ossi di seppia sparsi a caso su di una spiaggia piena di alghe, allora mettetevi in testa di guadagnare poco, sempre che non siate particolarmente svegli (ma in questo caso penso che l’ipotesi di mostrare la vostra dentatura dovreste averla scartata da tempo).
Ecco quanto fanno emergere i ricercatori di Yale, che hanno classificato 4mila giovani uomi e donne sulla base del loro aspetto, per poi fare un test per il quoziente intellettivo e una successiva domanda sul loro salario. Hanno così scoperto che essere carini e carine comporta una paga maggiore del 5-10 per cento, mentre 14 punti nel quoziente intellettivo rispetto la media valgono solo uno stipendio maggiore del 3-6 per cento. In pratica una persona normale, non particolarmente bella, deve essere il 40 per cento più intelligente di una molto attraente per ottenere lo stesso salario.
Ecco così finalmente risolto un dibattito epocale: la bellezza non è oggettiva. Osservate la vostra busta paga e riflettete…in Italia probabilmente, siamo al 90% dei mostri, specie se neolaureati.