Banca d’Italia: a luglio forte crescita dei titoli di stato, tassi ai minimi

I dati di Banca d’Italia sul settore bancario relativi al mese di luglio evidenziano una marginale ripresa degli impieghi (+0,8% anno su anno da +0,4% di giugno), un forte aumento (+11 miliardi) nello stock di titoli di Stato e tassi sul nuovo business ai minimi degli ultimi 4 anni. Lo evidenziano gli analisti di Equita Sim.

I volumi

Gli impieghi a luglio hanno registrato un tasso di crescita dello 0,8% contro il +0,4% di giugno. Come prevedibile la variabile che ha inciso su questa
leggera accelerazione è la performance del segmento corporate&SME,
che è risultata flat (da 1% del mese precedente). Si conferma invece
stabile e molto resiliente la crescita degli impieghi al segmento retail
(+2,5% contro il +2,4% di giugno), replicando un run-rate sostanzialmente stabile da più di due anni. “Confermiamo la nostra view in base a cui soltanto una più tangibile accelerazione nel tasso di crescita degli impieghi può contribuire a stabilizzare il margine di interesse di settore (la nostra stima è -3% nel 2019 e +1% nel 2020) la cui performance risentirà ancora dell’ulteriore peggioramento dell’outlook dei tassi e di dinamiche competitive ancora sfavorevoli”, sottolineano da Equita.

Titoli di Stato

Lo stock di titoli di Stato è aumentato a luglio di 11 miliardi, a 401 miliardi, raggiungendo il massimo da 3 anni. “Crediamo che gran parte dell’incremento sia stato registrato da banche non quotate e/o da BancoPosta visto che a fine secondo trimestre le banche quotate avevano leggermente ridotto lo stock rispetto al trimestre precedente (-3 miliardi a 158 miliardi) né era emersa la volontà di aumentare l`esposizione a questa asset class. Continuiamo a ritenere che, in una prospettiva di medio periodo di completamento dell`unione bancaria, le banche saranno chiamate a ridurre lo stock di titoli di Stato. In base ai nostri calcoli la riduzione potrebbe raggiungere i 69 miliardi (-44%) con un impatto negativo del 5% sul Nii ma benefici più che proporzionali in termini di percezione di rischio.

Spread

Tassi sulle nuove erogazioni corporate a 1,34% (-1 punti base) stabili rispetto a giugno, che aveva segnato una forte riduzione rispetto ai mesi precedenti. Il tasso medio sui nuovi mutui è invece in calo più significativo (-7 punti base rispetto al trimestre precedente a 2,1%). I tassi su entrambi i segmenti di clientela sono sui minimi degli ultimi 4 anni. “In base ai nostri calcoli quindi, dato un costo della raccolta stabile a 0,80%, lo spread scende di 3 punti base sul precedente trimestre a 1,73%”.

Asset quality

“La notizia positiva – spiegano gli analisti di Equita – riguarda l’andamento della qualità dell’attivo che si mantiene stabile sul precedente trimestre. Stimiamo nuovi flussi di Npl di 789 milioni (contro gli 859 milioni di giungo e una media mensile 2019 di 713 milioni), il tasso di crescita dello stock è confermato a 3,5%. L`accelerazione dei flussi di Npl in un contesto macro che potrebbe peggiorare rappresenta la più tangibile minaccia per il settore bancario: in base ai nostri calcoli un aumento del default rate da 1,7% del secondo trimestre a 2,6% avrebbe un impatto negativo del 27% sugli utili 2020”.

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