Oro come bene rifugio? Notz Stucki: “Meglio cercare alternative”

“L’incertezza che sta inondando le borse e il deterioramento delle condizioni economiche globali non hanno spinto gli investitori a rifugiarsi solo nei bond ad alto merito creditizio, ma anche nei metalli preziosi e, in particolar modo, nell’oro“. Lo sottolineano gli analisti di Notz Stucki nella loro nota settimanale, dove evidenziano che “il recente rally ha portato la sua quotazione a livelli record dal 2013, considerando che ora si aggira a valori superiori a 1500 dollari per oncia“.

L’oro, in quanto generalmente ritenuto bene rifugio per eccellenza, tipicamente registra delle performance positive durante i forti ribassi di mercato e rappresenta una buona opportunità di investimento in contesti di alta inflazione o di deflazione, grazie alla stabilità del suo valore. “Nell’ultimo periodo – proseguono gli esperti di Notz Stucki – abbiamo visto una significativa crescita del prezzo dell’oro proprio per via del marcato rallentamento economico e nel contempo i tassi di inflazione nei mercati sviluppati risultano inferiori al 2%, che è il valore obiettivo per Fed e Bce. Ma il balzo che ha caratterizzato l’ultimo periodo merita anche un’altra osservazione, che vi mostriamo nel grafico rappresentato”.

“Si può osservare – notano gli analisti – come si stia verificando una correlazione tra la quotazione dell’oro e il rendimento del Treasury a 10 anni (la curva è stata invertita). In particolare, quando i tassi scendono, l’oro sale e viceversa. Ciò sta accadendo proprio perché, come conseguenze degli stimoli monetari, i tassi di interesse sul comparto obbligazionario sono ai minimi e la quantità di bond a rendimenti negativi è incrementata. Pertanto, molti investitori stanno preferendo l’oro come bene rifugio, poiché credono che rappresenti una scelta di investimento più profittevole e al tempo stesso sicura, rispetto ad un bond a tasso negativo, che permette di incassare a scadenza meno di quanto investito”.

Tuttavia, per gli analisti di Notz Stucki si rende necessaria una considerazione su un possibile investimento in oro. “Il trend di lungo periodo della sua quotazione è sempre rimasto costante, ma utilizzarlo in un portafoglio di investimenti non è detto che sia efficiente, poiché l’utilizzo di strumenti finanziari che ne replicano l’andamento può essere oneroso in termini di costi. D’altra parte però, è anche vero che i tassi delle obbligazioni sono davvero molto bassi, quindi potrebbe anche una scelta azzeccata in tale contesto (per una piccola parte del portafoglio). Pertanto, noi preferiamo mantenere una view neutrale su questa tipologia di asset class, a favore di un focus selettivo sui comparti obbligazionari e azionari, andando a individuare anche degli strumenti che adottano delle strategie non direzionali rispetto all’andamento dei mercati, in modo da ridurre la volatilità e, quindi, il rischio di portafoglio”.

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