Estr: cos’è il nuovo tasso Eonia e cosa cambia per i mutui

A cura di Idealista.it

Da oggi il tasso Eonia va in pensione. Il tasso di riferimento per i prestiti interbancari “overnight” viene sostituito dal nuovo Estr. Il prossimo cambiamento riguarderà il tasso Euribor. Vediamo cosa succederà.

Il 2 ottobre segna il passaggio di consegne dal tasso Eonia (Euro overnight index average) al nuovo Estr (Euro Short Term Rate), una staffetta che durerà fino al 3 gennaio 2022 quando il “nuovo Eonia” soppianterà definitivamente il vecchio. Ma cosa sono questi tassi e cosa significano per le banche? E, soprattutto, cosa cambia per chi richiederà mutui e prestiti?

Tasso Eonia: che cos’è?

I due tassi servono sostanzialmente alla stessa cosa, ovvero a stabilire il costo dei prestiti interbancari “overnight”. In altre parole, fissano quanto costi ad una banca tenere in prestito i propri soldi presso un’altra banca da un giorno all’altro. Più è alto questo tasso, più è alto per le banche il costo del denaro, e quindi più è probabile che gli istituti faranno pagare questo costo in più ai propri clienti sotto forma di maggiori tassi per mutui e finanziamenti. Più invece questo tasso è basso, meno costi le banche avranno e più è probabile che mutui e finanziamenti continueranno a costare poco.

Mutui e tassi di interesse: come influisce l’Eonia

In particolare, fino allo scorso settembre, le previsioni per l’andamento dell’Eonia erano tali da preconizzarne un rialzo solo a partire dal 2022, data in cui dovrebbe raggiungere il minimo del -0,8, per poi tornare sopra lo zero solo nel 2027. Questo significa che fino al 2027 saremo ancora testimoni di costi dei finanziamenti ancora estremamente bassi, anche se qualche variazione potrebbe verificarsi con l’ingresso di Estr al posto di Eonia, in quanto il metodo di calcolo del nuovo indice è diverso rispetto al passato.

Tasso Estr, come si calcola

Mentre infatti l’Eonia era una media ponderata dei tassi di interesse overnight non garantiti, rilevati da un campione di 28 banche che forniscono i propri dati su base volontaria, l’Estr misura il costo per ogni banca di un finanziamento overnight non solo da altre banche ma anche da altri istituti quali banche centrali, fondi e altri operatori finanziari, introducendo quindi una maggiore precisione nel calcolo di tali costi. I dati in questo caso saranno rilevati giornalmente come da regolamento del money market statistical reporting.

Inoltre, mentre l’Eonia era gestito dallo European Money Markets Institute, l’Estr sarà gestito direttamente dalla Banca Centrale Europea, a maggiore garanzia contro eventuali mancanze di trasparenza.

I dati sull’Eonia saranno disponibili ogni mattina (relativi alle transazioni del giorno precedente) sul sito della Bce, sulla piattaforma Market Information Dissemination e nello Statistical Data Warehouse.

Nuovo tasso Euribor dal 2022

Al nuovo Estr, inoltre, si aggiungerà nel 2022 anche il nuovo Euribor, che al momento è noto come “Euribor ibrido”. Anche in questo caso, la rilevazione dei tassi sui prestiti interbancari a varie scadenze (ai quali sono legati i mutui a tasso variabile nei diversi Paesi europei), non avverrà più sulla base di una rilevazione a campione tra una ventina di banche, ma sulla base delle effettive transazioni avvenute, con l’applicazione di correttivi di calcolo che assicurino all’indice la dovuta stabilità contro le oscillazioni del mercato. Anche in questo caso il nuovo calcolo potrebbe avere ripercussioni sul costo di mutui e prestiti anche se è difficile quantificare l’impatto esatto, al momento. Ad ogni modo, poiché lo scarto tra il vecchio e il nuovo Euribor si limiterà a pochi punti percentuali, non si prevedono sbalzi significativi nei costi dei finanziamenti per l’acquisto delle abitazioni.

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