Anima torna a muoversi, Berenberg positiva sul titolo

Anima Holding (1,4 miliardi di capitalizzazione in Borsa a Milano) si mette in luce nelle prime battute di oggi  a Piazza Affari, dove il titolo guadagna circa l’1,5% oltre i 3,82 euro per azione dopoun picco a 3,86 euro in apertura, in scia alla promozione giunta da Berenberg che ha avviato la copertura sul titolo con un “buy” (acquistare) e un prezzo obiettivo a 12 mesi di 4,5 euro, del 17% circa superiore ai livelli attuali.

Nella nota gli analisti di Berenberg sottolineano come Anima Holding tratti al momento “a circa il 40% di sconto rispetto ai concorrenti”, nonostante che il gruppo presenti una “forte generazione di cassa” e goda di una “elevata visibilità sugli utili”. Il giudizio positivo si somma a precedenti otto report favorevoli (cinque “buy” e tre “outperform”) e ad un unico giudizio neutrale (“hold”), in assenza di valutazioni negative sul titolo.

Per l’anno in corso il consenso degli analisti si attende un utile di 192-193 milioni di euro, ossia 43 centesimi di utile per azione, ed un dividendo di 18 centesimi (rispetto ai 16,5 centesimi distribuiti quest’anno a valere sui conti 2018), equivalenti a un P/E di 8,95 volte e ad un dividend yield del 4,7% circa. Il prezzo obiettivo medio è leggermente superiore a quanto indicato da Berenberg e pari a 4,55 euro per azione.

Sempre Berenberg ha anche sottolineato come Anima abbia accordi di distribuzione esclusivi a lungo termine con due delle più grandi banche italiane e come il suo modello di scala e distribuzione gli conferisca una base di costo molto bassa. Berenberg ritiene poi di aver adottato previsioni “conservative” basate su una “modesta” crescita degli utili del 5% circa per l’anno venturo e ciò nonostante il mercato sembra stare “valutando molto peggio” le prospettive del business di Anima Holding.

Ultimo ma non meno importante, proprio la forte generazione di cassa consentirebbe secondo gli esperti di pagare un dividend yield del 5,1% e ciò nonostante conservare abbastanza fondi per ulteriori buy-back. Se tutto questo è vero, il fatto che da dodici mesi il titolo oscilli attorno ai livelli attuali appare quanto meno penalizzante e potrebbe dare spazio a una rivalutazione di Anima, sempre che il mercato del risparmio gestito italiano non dia nuovi segnali di rallentamento.

Il quadro tecnico di Anima Holding

Gli analisti tecnici sono a loro volta positivi sul titolo, che appare inserito in un trend ascendente di breve periodo e che potrebbe accelerare a brevissimo, riportandosi verso le resistenze in area 3,86 prima e 3,92 poi. Possibili estensioni del movimento, nei due casi, in area 3,93 e 3,98 euro, sempre che i volumi, visti in leggero rialzo, aumentino con decisione confermando la solidità del movimento rialzista.

A sostegno di questa ipotesi, l’incrocio rialzista delle due medie mobili, appena verificatosi, e il fatto che le quotazioni si sono riportate sopra la media mobile lenta, sono da considerare importanti segnali rialzisti a medio termine. Per contro lo stocastico è già in area di ipercomprato, così come l’indicatore di forza relativa (Rsi) e questo potrebbe causare qualche presa di profitto nel corso della seduta o di quelle successive.

Prese di profitto di cui si potrebbe tuttavia approfittare per entrare a prezzi più interessanti in vista del raggiungimento dei target di breve termine già descritti. Per chi volesse operare in questo senso, occhio ai supporti a 3,66 e poi a 3,61 euro che se forati potrebbero vedere le quotazioni riportarsi, rispettivamente, sui 3,63 e sui 3,56 euro poi, livelli da cui dovrebbe poi partire la reazione rialzista.

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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