Grandi manovre nel settore bancario europeo

Dopo un avvio incerto, Piazza Affari segue il resto d’Europa e si attesta in territorio positivo.
Il FTSE Mib guadagna più di mezzo punto percentuale, ma la partenza di stamattina non faceva sperare niente di buono. Nel primo pomeriggio Wall Street (per tutta questa settimana la Borsa statunitense aprirà un’ora prima perchè l’ora solare entrerà in vigore negli USA una settimana dopo rispetto all’Europa) apre col segno positivo e dà maggiore impulso ai mercati europei.

Particolarmente agitate le acque per quanto concerne il settore bancario. Anche in assenza di importanti trimestrali non mancano comunque gli spunti di interesse.
Domina la scena la notizia dell’operazione di scissione da parte di ING delle due divisioni, quella bancaria e quella assicurativa, in due entità separate. Inoltre il gruppo olandese ha anche annunciato un aumento di capitale da 7,5 miliardi per rimborsare gli aiuti di stato ricevuti durante la crisi.

Sul fronte italiano, dopo il tonfo di venerdì oggi recupera [s]Unicredit[/s]. Il titolo guadagna oltre il +1,5% grazie alle voci secondo cui sia Allianz che le Fondazioni bancarie, tutti con partecipazioni nel capitale della banca, sarebbero disposte a sottoscrivere l’aumento di capitale già deciso dal cda.
Sotto i riflettori anche [s]Banco Popolare[/s] dopo le dichiarazioni di [p]Pier Francesco Saviotti[/p]. Il manager ha escluso la possibilità di un aumento di capitale, ma la cessione di Efibanca a Barclays sembra sempre più vicina, insieme con la rete di sportelli.

In mattinata era circolata una voce, subito smentita dai diretti interessati, di un possibile intreccio d’interessi all’interno del mercato francese. Si parlava, da indiscrezioni del giornale Le Monde, di un accordo a tre fra [s]Societe Generale[/s], Credit Agricole e Groupama. L’indiscrezione ipotizzava che l’Agricole e Groupama congiuntamente vorrebbero diventare azionisti di riferimento di SocGen col 30%. Il nuovo gruppo potrebbe così diventare il leader del mercato transalpino superando la quota di mercato di Bnp Paribas.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche Börse (XETRA) 83,70 EUR -0,40%
American Express NYSE 34,58 USD -5,10%
Axa EURONEXT 18,44 EUR -0,46%
Azimut BORSA ITALIANA 9,06 EUR 1,06%
Banca Generali BORSA ITALIANA 8,30 EUR 2,47%
Bank of NY Mellon NYSE 29,67 USD 1,44%
Barclays LSE 361,45 GBp 0,68%
BlackRock NYSE 231,20 USD -1,11%
BNP EURONEXT 56,25 EUR 2,09%
BPM BORSA ITALIANA 5,52 EUR -2,04%
Citigroup Inc NYSE 4,46 USD 0,00%
Credit Agricole EURONEXT 14,67 EUR 0,45%
Credit Suisse Group SWISS MARKET EXCHANGE 56,75 CHF -2,07%
Deutsche Bank Deutsche Börse (XETRA) 52,91 EUR 0,26%
Dexia EURONEXT 6,65 EUR -0,05%
Fortis EURONEXT 3,18 EUR 1,73%
FT Inv. NYSE 112,93 USD 0,61%
Goldman Sachs NYSE 180,36 USD -1,81%
Henderson LSE 138,00 GBp 1,47%
HSBC Investments LSE 698,60 GBp 1,23%
ING EURONEXT 11,66 EUR 2,24%
IntesaSanpaolo BORSA ITALIANA 3,05 EUR -1,69%
Invesco NYSE 22,36 USD -2,78%
Janus Capital Group NYSE 14,83 USD 0,47%
Jp Morgan NYSE 45,23 USD -1,05%
Gam Holdings SWISS MARKET EXCHANGE 13,29 CHF 0,15%
Legg Mason NYSE 31,90 USD 3,87%
Man Group LSE 351,00 GBp 0,29%
Mediobanca BORSA ITALIANA 9,01 EUR -2,22%
Mediolanum BORSA ITALIANA 4,62 EUR -0,32%
Morgan Stanley NYSE 35,00 USD -2,07%
Montepaschi Siena BORSA ITALIANA 1,41 EUR -1,46%
Natixis EURONEXT 4,50 EUR -0,02%
Nordea bank OMXNORDICEXCHANGE 74,50 SEK 0,54%
Raiffeisen wienerborse 45,20 EUR -1,53%
Schroders LSE 1187,00 GBp -0,25%
Skandia (Old Mutual) LSE 112,70 GBp 2,92%
State Street NYSE 45,70 USD -2,10%
Ubs SWISS MARKET EXCHANGE 18,41 CHF -1,81%
Unicredit BORSA ITALIANA 2,49 EUR -4,97%

Dati di chiusura del 23 ottobre 2009, fonte Bluerating.com;

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