Brexit, l’accordo è appeso a un filo: i riflessi sui mercati

Dopo l’annuncio del raggiungimento dell’accordo fra il governo britannico e l’Unione Europea sulla Brexit (accordo che dovrebbe essere firmato in una riunione dell’Ue giovedì e votato nel Regno Unito questo sabato), diversi analisti hanno cercato di interpretare il valore del deal e le sue implicazioni sui mercati che da mesi risentono del clima di incertezza sulle modalità di uscita del Regno Unito dall’Ue.

Secondo Keith Wade, Chief Economist & Strategist di Schroders, “se l’accordo passerà in Parlamento questo sabato dovremmo assistere a una crescita più solida dell’economia britannica, al venir meno delle nubi di incertezza su Brexit. È importante ricordare che si tratta di un grande passo avanti verso l’obiettivo di evitare una Brexit senza accordo, che avrebbe spinto il Regno Unito fuori dall’Unione Europea causando potenzialmente una dannosa recessione“.

Per far sì che il Parlamento approvi l’accordo, il primo ministro avrà bisogno del supporto dei brexiteers più falchi (European Research Group), dei 21 Tory “ribelli” espulsi dal partito e di circa 17 Labour, assumendo che il Partito Unionista Democratico voti contro l’accordo. Tuttavia, nel caso in cui il voto passerà, ci muoveremo verso un periodo di transizione fino alla fine del 2020, durante il quale il Regno Unito e l’Ue inizieranno a elaborare un accordo commerciale.

C’è ancora un certo grado di incertezza riguardo al futuro delle relazioni tra Uk e Ue, tuttavia secondo l’esperto di Schroders sembra sempre più probabile che il pericolo di un’uscita senza accordo verrà evitato. “Al venir meno di questo rischio di coda, ci si può aspettare che la sterlina continuerà il rally e che i rendimenti sui Gilt aumenteranno, dato che gli investitori si aspetteranno una situazione economica migliore e una politica monetaria più decisa. Naturalmente, se sabato l’accordo non dovesse passare in Parlamento, torneremmo al punto di partenza. In entrambi i casi è probabile che il primo ministro Johnson indica nuove elezioni”.

Da parte sua anche Sébastien Galy, Sr. Macro Strategist di Nordea Asset Management, nota che la posizione del Dup (Democratic Union Party) dell’Irlanda del Nord non è cambiata in quanto ha fatto sapere che non avrebbe votato a favore dell’accordo, il che significa presumibilmente che si asterranno dal voto. Ciò significa che i conservatori hanno bisogno del sostegno del Partito popolare europeo, del Partito nazionale o di parti del partito laburista. Jeremy Corbyn, leader del partito laburista, ha già suggerito che non sosterranno alcun accordo.

Ciò che probabilmente accadrà è che i conservatori dovranno pagare un prezzo molto alto per portare a termine l’accordo. L’unico prezzo che il primo ministro può offrire è una significativa devoluzione di poteri all’Irlanda del Nord o alla Scozia. Resta aperta la questione se una delle due parti accetterà o meno. Tuttavia, se l’alternativa è un’hard Brexit – dato che l’Unione europea sostiene il primo ministro nella sua promessa di non concedere proroghe – è molto probabile che l’accordo arriverà senza un edulcorante.

L’implicazione è che il mercato è molto cauto in questo momento, poiché non è ancora molto chiaro se l’accordo sarà concluso sabato. “Oseremmo azzardare che l’Unione europea vuole che l’accordo venga concluso e sostiene il primo ministro nel suo desiderio di non prolungare il periodo di negoziazione. Ciò significa un vantaggio non trascurabile per la sterlina e gli asset rischiosi del Regno Unito, ma anche un significativo impulso a breve e medio termine per le azioni europee dalla Francia alla Germania e ai Paesi Bassi, poiché lo shock che attraversa l’economia britannica si dissipa”, spiega Galy.

Per Harald Berres, Senior portfolio manager di Ethenea, “i mercati azionari stanno seguendo un andamento positivo da diversi giorni, sull’onda di possibili soluzioni per la guerra commerciale Usa-Cina e la Brexit. Oggi Gran Bretagna e Unione Europea hanno raggiunto un accordo su Brexit, anche se il Parlamento britannico deve ancora dare il proprio via libera, e la reazione dei mercati è leggermente positiva, con il Dax che segna un +0,5%, ma non euforica. Riteniamo che questo trend continuerà fino alla fine dell’anno. Il fatto che le incertezze stiano diminuendo è un segnale importante e un passo nella giusta direzione”.

Meno ottimista Ludovic Colin, Head of Flexible Bonds di Vontobel Asset Management, per il quale la reazione positiva del mercato dovrebbe essere di breve durata. Qui i dettagli: Vontobel Asset Management, trovato l’accordo Ue-Uk. Ma quanto durerà?

 

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