Exs Italia: Psd2 e Open Banking richiedono competenze nuove, non nuovi profili

Il 70% delle banche ritiene che Psd2 avrà un impatto su tutte le funzioni dell’organizzazione, ma nel prossimo triennio, secondo un’analisi di Exs Italia, società di Executive Search di Gi Group, saranno commerciale e marketing, IT e operations i reparti chiave nella ridefinizione della strategia e del modello di business in quelle banche che vogliono cogliere questa opportunità.

“Tutte le banche italiane si stanno organizzando per creare un ecosistema aperto e rispettare la scadenza di settembre prevista dalla normativa – spiega Roberta Rachello, Practice Leader Financial Services di Exs Italia – Indubbiamente i maggiori impatti si avranno nell’area dei pagamenti e dei finanziamenti, per quanto riguarda invece i segmenti di mercato più interessati saranno Small Business e Pmi (per il 60%) e clienti privati (per il 20%). A oggi però sono poche le realtà bancarie che hanno una visione strategica chiara per cogliere Psd2 come un’opportunità e utilizzare la tecnologia per lo sviluppo di nuovi servizi e modelli di business”.

Ma una volta ultimata la preparazione tecnica a capo principalmente dell’IT, quali potranno essere gli sviluppi del settore e le dinamiche interne alle organizzazioni bancarie?
“Nonostante ad oggi non vi sia una diffusa visione strategica in ottica open banking, prevediamo che nel futuro prossimo commerciale e marketing, IT e operations avranno un ruolo centrale nella formulazione della strategia e nel possibile successo della stessa – commenta Roberta Rachello – A confermarlo anche gli interlocutori con cui ci confrontiamo quotidianamente: per il 60% delle banche sarà l’area commerciale e marketing che avrà il compito di garantire la competitività nel nuovo mercato aperto customer-oriented, dove appunto il cliente e la sua experience saranno al centro. Lo sviluppo di nuovi prodotti semplici, veloci e che garantiscano una customer experience eccellente potrà permettere alle banche di aggredire clienti di terze parti, ad esempio con dei prodotti di finanziamento. Il 40% dei nostri interlocutori sottolinea anche come tecnologia e operations saranno ancora fondamentali per garantire l’efficienza dei processi aziendali, mentre oggi ancora solo il 25% cita la cybersecurity come indispensabile per garantire la sicurezza dei dati del cliente”.

La rivoluzione del mercato e, quindi, l’elevata competitività che lo contraddistinguerà vede da una parte le banche tradizionali, dall’altra le fintech. In tal senso è prevedibile una contaminazione di competenze? Gli istituti bancari sono forti della fiducia del cliente e della base clienti, dell’infrastruttura tecnologica e delle competenze di cybersecurity, mentre per le fintech la maggior parte degli intervistati ha sottolineato il più alto grado di agilità dell’organizzazione, intesa come capacità di ideare servizi più rapidamente a costi contenuti, grazie anche all’assenza di sistemi legacy e di costi fissi rilevanti.

È quindi prevedibile un bisogno di formazione e aggiornamento per introdurre nuove competenze nelle organizzazioni più tradizionali: “Infatti, a seguito di Psd2, non stiamo registrando un aumento della domanda di posizioni e ruoli nel settore – continua Roberta Rachello – Con l’open banking stiamo invece assistendo a una maggior attenzione rivolta allo sviluppo di nuove competenze interne. Nei prossimi 3-5 anni saranno sempre più richieste professionalità provenienti da settori innovativi e dinamici come gli online player, le telco o la grande distribuzione. Resilienza e capacità di guidare un cambiamento in un contesto in continua evoluzione saranno i fattori critici di successo per i leader e i dirigenti che operano nelle banche”.

Quali sono le competenze che i professionisti a capo del Commerciale e Marketing nelle banche più tradizionali devono sviluppare a fronte anche di Psd2 e Open Banking? Se per l’area tecnologica saranno fondamentali gli investimenti in intelligenza artificiale e cybersecurity, al direttore commerciale e marketing verranno richieste competenze di leadership chiave come visione e capacità di guidare un cambiamento, e caratteristiche personali come resilienza e orientamento all’innovazione. Tra le competenze tecniche di questa figura, la conoscenza del business bancario dovrà essere affiancata dalla conoscenza di contesti digitali e innovativi.
Riassumiamo nella tabella le evidenze dell’analisi condotta da Exs Italia basata sulla metodologia proprietaria che analizza le competenze di leadership (Leadership Dna), le caratteristiche personali (Personal Dna) e le competenze tecniche (Technical Dna).

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