Il cielo degli Etf è sereno

Inoltre, l’acquisto dei singoli titoli comporta numerosi operazioni e spese ed elimina altre complicazioni, associate ad esempio al possesso di titoli esteri, come la necessità d’avere conti in varie valute, costi di custodia maggiori ed un quantitativo minimo negoziabile. Gli Etf, infatti, sono strumenti liquidi e trasparenti che permettono di replicare l’andamento delle borse a costi ridotti e con la semplicità di acquisto delle maggiori blue chip. “Proprio la semplicità d’uso e la liquidità del secondario – afferma Gian Luigi Pedemonte (vedere a destra, ndr) – ne hanno fatto uno degli strumenti più usati anche durante la crisi del 2008: si poteva replicare l’Eurostoxx50 o l’andamento dell’S&P100 con un click e la disponibilità dell’investimento è pressoché immediata (ad esempio, 3 giorni dopo la vendita in borsa il controvalore è già disponibile sul conto corrente)”. Ed il successo degli Etf continua, anche analizzando i dati di Borsa Italiana che confermano una crescita del numero dei contratti del 65% nei primi 8 mesi del 2009, rispetto all’analogo periodo del 2008. “EasyETF (il marchio Etf di BNP Paribas – nella foto sopra l’a.d. Baudouin Prot) porta poi un’ulteriore miglioramento al settore: il motore degli EasyETF – diversamente dalla grandissima maggioranza degli Etf fino ad oggi disponibili – è infatti pilotato e ottimizzato da un gestore vero (BNP Paribas Asset Management), che svolge non solo il lavoro di replicare gli indici sottostanti, ma anche quello di cogliere le possibilità di outperformance offerte dai mercati (corporate actions, ottimizzazione di dividendi, etc.). E questo senza penalizzare il rischio rispetto ad un Etf tradizionale e senza neanche aggravare i costi”.

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