Bialetti verso l’Mta, il prospetto informativo: “Resta incerta la continuità aziendale”

Bialetti Industrie comunica che la Consob ha approvato il prospetto informativo di ammissione alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana delle azioni ordinarie da emettersi in esecuzione della delibera di aumento di capitale sociale a pagamento, da offrire da offrire in opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 1, del Codice Civile, assunta dal Consiglio di Amministrazione dell’11 luglio 2019, a valere sulla delega ad aumentare a pagamento il capitale sociale, conferita ai sensi dell’articolo 2443 del Codice Civile dall’Assemblea straordinaria dei soci del 18 gennaio 2019. Il prospetto è stato depositato in Consob e pubblicato nelle forme e nei termini di legge nella sezione “Investor Relations” del sito internet www.bialettigroup.it.

Su richiesta della stessa Consob, ai sensi dell’art. 114, co. 5 del TUF, la società rende note le seguenti informazioni in risposta agli specifici punti richiamati dall’Autorità di vigilanza:
– il prospetto afferisce unicamente all’ammissione alle negoziazioni sull’Mta delle azioni emesse in base al suddetto aumento di capitale;
– l’aumento di capitale si inserisce nel contesto di una più ampia operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento finanziario di Bialetti (la cosiddetta “manovra finanziaria”), articolata come di seguito indicato: (i) l’emissione del prestito obbligazionario c.d. “senior”, per un valore nominale di 35.845.000 di euro, il quale è stato integralmente sottoscritto da Sculptor Ristretto Investments, veicolo di investimento gestito e amministrato in ultima istanza da Sculptor Capital Management, il 28 maggio 2019 e i cui proventi finanziari sono stati utilizzati per complessivi 28,3 milioni di euro al rimborso integrale e anticipato di tutte le obbligazioni emesse a valere sui prestiti obbligazionari c.d. “interim” (emessi da Bialetti in data 27 novembre 2018 e 14 marzo 2019) e al pagamento degli interessi maturati dai relativi portatori ai sensi dei rispettivi regolamenti; (ii) la possibilità, per la società, di contrarre nuovo indebitamento fino a 10 milioni di euro finalizzato al supporto dell’attuazione del piano industriale 2018-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 febbraio 2019, ai termini e alle condizioni dell’accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato dalla società il 27 febbraio 2019; (iii) l’esecuzione, da parte di Ristretto, dell’impegno di sottoscrizione per 4,2 milioni di euro circa, previa cessione per l’importo di euro 1 da parte di Bialetti Holding, della totalità dei diritti di opzione a quest’ultima spettanti. Si precisa che Ristretto, in esecuzione degli impegni assunti in forza del c.d. “Repayable Equity Contribution Agreement” in data 2 agosto 2019, ha effettuato un versamento in conto futuro aumento di capitale per l’importo di 4.197.331 di euro, pari all’intero controvalore del predetto impegno di sottoscrizione; (iv) la concessione, da parte di Bialetti Holding in favore di Ristretto, di una opzione di acquisto, esercitabile in tutto o in parte e in una o più volte, con riferimento a un numero di azioni rappresentative di una percentuale del capitale sociale da calcolarsi a esito dell’aumento di capitale e tale da far sì che la partecipazione in Bialetti di titolarità di Ristretto non sia superiore al 25% del capitale sociale della stessa Bialetti. L’eventuale esercizio della predetta opzione call genererà proventi finanziari in capo a Bialetti Holding per massimi 800mila euro circa, i quali saranno versati a favore della società; (v) la possibile dismissione di asset (i cui effetti non sono prudenzialmente riflessi all’interno del piano medesimo), funzionali – come previsto dal piano medesimo – a una maggiore focalizzazione del business della società sulla promozione e vendita dei prodotti a maggior marginalità, tra cui i prodotti del segmento “caffè”, i cui proventi netti saranno utilizzati, in tutto o in parte, ai fini del rimborso anticipato obbligatorio dell’indebitamento finanziario di Bialetti;
– come sopra anticipato, in data 8 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato il piano industriale funzionale agli accordi di ristrutturazione ai sensi dell’art. 182-bis della Legge Fallimentare;
– il processo di risanamento del Gruppo Bialetti, sebbene avviato, è allo stato ancora in corso;
– si riporta di seguito il contenuto, rispettivamente, (a) dei primi due capoversi del fattore di rischio 1.1.1 “Rischi connessi alla realizzazione della Manovra Finanziaria, al presupposto della continuità aziendale di Bialetti e all’insufficienza di capitale circolante” e (b) del primo capoverso del fattore di rischio 1.1.2 “Rischi connessi all’attuazione del Piano Industriale”, entrambi contenuti nel Documento di Registrazione che, unitamente alla Nota Informativa e alla Nota di Sintesi, costituiscono il Prospetto: “La prospettiva della continuità aziendale di Bialetti e del Gruppo è strettamente legata alla piena realizzazione della Manovra Finanziaria e all’attuazione del Piano Industriale secondo le misure e i termini ivi pianificati. Gli accordi di cui si compone la Manovra Finanziaria sono collegati funzionalmente tra di loro e reciprocamente condizionati, pertanto il venir meno dell’efficacia di uno di essi comporta il venir meno dell’efficacia degli altri. Inoltre, la Manovra Finanziaria dell’Emittente è funzionalmente collegata all’accordo di risanamento del debito bancario di Bialetti Holding S.r.l, azionista di riferimento dell’Emittente (soggetto esterno al Gruppo Bialetti). Pertanto, il venir meno dell’efficacia del suddetto accordo comporta il venir meno dell’efficacia degli accordi di cui alla Manovra Finanziaria. L’eventuale cessazione anticipata degli effetti degli accordi di cui alla Manovra Finanziaria comporterebbe l’obbligo di rimborsare integralmente e anticipatamente il relativo indebitamento finanziario, con significative conseguenze negative sulla realizzazione del Piano Industriale e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo tali da far sì che sia compromessa la prospettiva della continuità aziendale di Bialetti e del Gruppo.

Alla data del Documento di Registrazione, sussiste una incertezza significativa in ordine alla prospettiva della continuità aziendale dell’Emittente e del Gruppo. Al riguardo, si richiama l’attenzione sulla circostanza che, qualora successivamente all’investimento in azioni di Bialetti il presupposto della continuità aziendale di Bialetti e del Gruppo venisse meno, il valore delle azioni potrebbe essere azzerato, incorrendo così l’investitore in una perdita totale del capitale investito.

La piena realizzazione della Manovra Finanziaria dell’Emittente costituisce condizione necessaria ma non sufficiente ai fini della prospettiva della continuità aziendale dell’Emittente e del Gruppo, in quanto ai suddetti fini è altresì necessario che le azioni del Piano Industriale 2018-2023 siano realizzate secondo i termini e le misure ivi indicate. Sebbene l’Emittente si attenda uno sviluppo significativo dei margini reddituali del Gruppo nell’arco di Piano, le attese di crescita di tali margini reddituali si basano su assunzioni sfidanti rispetto alla dinamica reddituale storica del Gruppo e rispetto alla dinamica prospettica di settore. In particolare, per quanto concerne il mercato dei prodotti riconducibili al Mondo Caffè (che rappresenta il principale driver del Piano), le previsioni di settore evidenziano un mercato italiano del caffè in crescita nel 2018-2023 ad un CAGR del 2,5%, mentre il Piano evidenzia per tali prodotti un CAGR atteso dei ricavi per il medesimo periodo complessivamente pari a circa l’11%. Nel corso dell’adunanza del 4 ottobre 2019, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha aggiornato al ribasso i dati previsionali per l’esercizio 2019. L’Accordo di Ristrutturazione Principale prevede l’obbligo di porre in essere una procedura volta a realizzare la dismissione dell’intero complesso aziendale dell’Emittente oppure delle partecipazioni di titolarità di Bialetti Holding e di Ristretto (c.d. “exit”). Tenuto conto delle incertezze che caratterizzano le assunzioni del Piano Industriale, il rischio di mancata esecuzione del Piano stesso è molto elevato. Il mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale potrebbe neutralizzare i benefici della Manovra Finanziaria, producendo effetti negativi, anche significativi, sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale del Gruppo e condurre pertanto a un deterioramento patrimoniale tale da far sì che si configuri nuovamente in capo all’Emittente la fattispecie di cui all’articolo 2447 del Codice Civile (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale) e da pregiudicare la continuità aziendale dell’Emittente e del Gruppo”.

Facendo seguito al comunicato stampa del 30 ottobre scorso, la società conferma che il periodo di offerta in cui dovranno essere esercitati i diritti di opzione, che daranno diritto alla sottoscrizione delle azioni, ha inizio il 4 novembre 2019 e terminerà il 21 novembre. I diritti di opzione sono negoziabili sull’Mta dal 4 novembre 2019 al 15 novembre. Entro il mese successivo alla fine del periodo di offerta i diritti di opzione non esercitati saranno offerti in Borsa dalla società, ai sensi dell’articolo 2441, comma 3, del Codice Civile. Le date di inizio e chiusura dell’offerta in Borsa saranno comunicate al pubblico mediante apposito comunicato.

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