L’Orso è ormai dietro l’angolo per le Borse?

Come normale dopo un rally di oltre un 7.5% dai minimi del 2 ottobre (sia per S&P che Eurostoxx), molti segnali di sentiment hanno cambiato volto. Ad esempio il differenziale tra bull e bears di AAII, a livelli estremi di negatività nella prima metà di ottobre, è tornato positivo, e il Fear/ Greed index di CNN, che un mese fa segnava “fear” ora segna “extreme greed”.

Per fare una sintesi, la differenza tra Dumb money confidence e Smart money confidence di Sentimentrader è tornata stabilmente sopra 50% a segnalare una larghissima parte di indicatori di breve che mostrano eccesso di ottimismo.

In sostanza, questo tipo di letture di solito indica un elevata probabilità di osservare per lo meno un consolidamento, quando non una correzione del movimento. In questo senso la  situazione attuale suggerirebbe di evitare di inseguire il mercato, ed eventualmente prendere un po’ di beneficio, in attesa di livelli più appetibili.

E’ il caso di osservare, però, che, quando una situazione come questa, che possiamo definire di ipercomprato di breve, si protrae nel tempo, è segnale di un buon tono di fondo del mercato. Un fenomeno del genere si è osservato, in grande stile, nel 2017, quando livelli estremi di ottimismo si sono protratti per lunghi mesi ( e infatti la performance cumulata è stata eccezionale).

Senza andare a fare raffronti così impegnativi, ho l’impressione che in questo caso vi sia una probabilità superiore alla media di assistere ad un protrarsi di questi livelli di “complacency” da parte di questi indicatori e ad un mercato che risolve la situazione di ipercomprato più  lateralmente, che mostrando significative correzioni. Questo perchè:

  • effettivamente i peggiori timori sul fronte macro e sul trade non si stanno concretizzando e il mercato è mal posizionato
  • il livello di pessimismo e di difensività del posizionamento raggiunto in autunno è piuttosto elevato
  • finora non abbiamo assistito ad una significativa capitulation con volumi, che segnali un serio riposizionamento strategico.

A cura di Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr

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