Bonus Befana 2020: cos’è, come funziona e chi ne ha diritto

A cura di Idealista

Nella prossima legge di bilancio 2020 potrebbe trovare spazio una nuova misura contro l’evasione: il Bonus Befana. Vediamo che cos’è e come funziona.

Superbonus Befana

Se l’Italia si è scoperta agli ultimi posti per utilizzo della moneta elettronica e ha deciso di correre ai ripari, lo ha fatto studiando una serie di fantasiose soluzioni, dalla lotteria degli scontrini agli incentivi per i commercianti che utilizzano il Pos. Ora arriva anche un incentivo per i consumatori che utilizzano metodi di pagamento tracciabili (carte, assegni e bonifici); è il superbonus Befana.

Bonus Befana: cos’è

Il Bonus Befana è un incentivo pensato per essere incassato nei primi giorni del 2021, da cui il nome dedicato alla vecchia signora che porta via le feste con la sua scopa. Tale incentivo consiste nella restituzione di parte dell’Iva sui prodotti acquistati con metodi tracciabili nel corso del 2020.

Come funziona il Bonus Befana?

Il Bonus Befana, che potrebbe entrare bel prossimo Def, si basa sul principio del cashback, ovvero della restituzione di una spesa già effettuata. In particolare si tratta della restituzione di parte dell’Iva versata per l’acquisto di beni e servizi. In particolare si tratta della restituzione del 19% di un massimo di 2500 euro di Iva pagata; il superbonus potrebbe quindi ammontare ad un massimo di 475 euro per persona all’anno. Tale rimborso verrà accreditato direttamente sul conto corrente. Ad esempio, se nel corso del 2020 si sono acquistati beni e servizi per un totale di Iva versata di 2000 euro, si avrà diritto al rimborso del 19%, quindi di 380 euro. Se si sono versati 3000 euro di Iva, il calcolo sarà effettuato sul massimo di 2500 euro consentiti, per un massimo di 475 euro.

Chi ha diritto al Bonus

Ha diritto al Bonus Befana chiunque effettui acquisti di beni e servizi sottoposti a Iva, purchè utilizzi metodi di pagamento tracciabili. Lo scopo è naturalmente quello di incentivare all’emersione dei giri di denaro; quindi ogni spesa effettuata con metodi quali carta di credito, carta di debito, assegno o bonifico concorre al conteggio del bonus.

Per quali settori e a quali acquisti si applica

Il Bonus Befana nasce per evitare l’evasione fiscale, quindi si applicherà alle spese in ambiti che “storicamente” si considerano più inclini a questa piaga, come la ristorazione o i lavori di ristrutturazione in casa. Ma non solo. Le spese in settori a rischio evasione ai fini del bonus inizieranno ad essere conteggiate a partire dal 1 luglio 2020. Non esiste ancora un elenco ufficiale, ma stando a quanto comunicato dal Governo, si parla di “spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante”.

Bonus Befana, Conte pensa anche alle lotterie

Nello stesso comunicato si legge anche dell’introduzione di”estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica e sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat”. Il riferimento è alla lotteria degli scontrini e alla lotta per l’uso del Pos da parte dei commercianti.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: