L'Oracolo – No donne, no party

Conquistare l’attenzione di una donna non è certo impresa semplice; nonostante ciò, il mondo pubblicitario insiste a darci un’immagine della donna più “facile” di una partita a scacchi contro Flavia Vento. Nella sostanza, stando ai vari spot, il mondo femminile è disposto a cadere tranquillamente ai vostri piedi, tutto sta nel profumo che indossate (vale anche la regola opposta, ovvero ascellata infernale, ma in questo caso si parla propriamente di svenimento); è quindi un nostro diritto pretendere che ciò avvenga a livello empirico, una volta comprato il prodotto di riferimento.

Deve averla pensata così un indiano di 26 anni, tale Vaibhav Bedi, imperterrito fruitore del deodorante Axe. Ma dopo aver continuato per anni, assicura lui, ad acquistare il prodotto di punta della marca Unilever, non è mai riuscito a combinare niente con le donne, nonostante l’azienda mostrasse valanghe di femmine a portata di spruzzo.

Una situazione, povero, che gli ha creato “depressione e danni psicologici”. Tanto è vero che ha deciso di chiedere un risarcimento di 28mila euro alla filiale indiana della multinazionale. “L’azienda mi ha frodato – dice il giovane indiano – perché nelle pubblicità dicono che sarai attraente per donne se usi Axe”.

Invece, “l’ho usato per sette anni, ma non mi si è avvicinata nessuna ragazza”. Una Corte di Nuova Delhi ha ordinato l’analisi forense dei prodotti utilizzati da Bedi; non resta ora che sperare nel trionfo della giustizia.

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