Piaggio prova a superare l’incertezza facendo leva sui risultati

Piaggio apre la settimana in rialzo nonostante le tensioni che tornano ad affacciarsi sui mercati a causa degli scontri tra polizia e manifestanti a Hong Kong. A sostenere il titolo, stamane attorno ai 2,90 euro per azione e dunque sempre più vicino alla soglia dei 3 euro che nell’ultimo decennio ha bloccato ogni ulteriore tentativo di recupero dei prezzi (il massimo storico restano i 3,95 euro visti nel marzo 2007, prima della crisi mondiale), sono i risultati trimestrali positivi anche se non particolarmente sorprendenti presentati la scorsa settimana.

Il terzo trimestre ha infatti visto Piaggio registrare un fatturato di 383,5 milioni (+5,3% su base annua), un Ebitda di 54,5 milioni (+10,4%) e un utile netto di 11,4 milioni (+18,8%), apparsi nel complesso in linea con le attese di consenso. Meglio del previsto la posizione finanziaria netta, negativa per 405,1 milioni contro i 416,5 milioni attesi dagli analisti, dato che riflette da una parte minori volumi di vendita (specie in India dove le due ruote hanno segnato -17% e i veicoli commerciali leggeri -11%), dall’altra un più favorevole mix di prezzo.

Proprio l’andamento ancora debole del mercato indiano e di quello statunitense, in parte compensato dal restocking della rete dealer in Italia ed Europa, porta il management di Piaggio a confermare la guidance nella parte bassa (fatturato visto a 220-221 milione dai precedenti 220-225 milioni, posizione finanziaria netta a -415 milioni da -415/-420 milioni). Dopo i dati e la guidance gli analisti di Equita Sim (“hold” con target price di 2,7 euro su Piaggio) hanno parlato di titolo correttamente valutato in borsa a fronte di un “mercato volatile e poco visibile in India e di normalizzazione dei tassi di crescita in Europa”.

Decisamente più ottimista l’azionista di controllo Roberto Colaninno che in un’intervista ha sottolineato come in questi nove mesi (in cui Piaggio ha registrato ricavi consolidati in crescita del 9,8% a 1.200,5 milioni di euro, un margine lordo industriale di 363,7 milioni in crescita dell’8,8% e un utile netto di 46 milioni, in aumento del 26,7%) il mercato mondiale abbia dato segni di ripresa e ci siano “tutte le premesse per fare meglio l’anno prossimo”.

I giudizi degli analisti su Piaggio

A Piazza Affari il titolo, che capitalizza circa 1,025 miliardi di euro, ha già segnato un rialzo del 55% negli ultimi 12 mesi che ha portato il titolo a trattare ad oltre 19 volte l’utile per azione atteso per l’anno in corso (15 centesimi). A fronte di quattro giudizi neutrali su sei report emessi su Piaggio (gli altri due sono positivi) ed un target price di 2,98 euro per azione ormai a portata di mano, gli analisti tecnici sono moderatamente ottimisti, segnalando come il titolo si mantenga in un trend rialzista di medio periodo anche se sembra perdere forza sul breve e brevissimo termine.

Non è dunque da escludere che una volta raggiunta la soglia dei 3-3,1 euro per azione le quotazioni possano tornare ancora una volta a scendere, quanto meno riavvicinandosi ai supporti che al momento sono indicati tra i 2,80 e i 2,75 euro per azione per quanto riguarda il brevissimo termine. Il mantenersi del titolo da alcune sedute in una banda d’oscillazione molto stretta tra i 2,9 e i 2,85 euro potrebbe portare ad un’accelerazione in caso di superamento deciso al rialzo o al ribasso delle quotazioni. Piaggio è dunque un titolo da monitorare con attenzione, dato anche che dagli indicatori stocastico e di forza relativa (Rsi) non giungono al momento particolari informazioni né nell’uno né nell’altro senso.

L’andamento di Piaggio in Borsa negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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