I bond governativi e le nuove emissioni corporate sotto la lente

Il trend di fondo rimane positivo sui listini azionari, che a parte qualche eccezione, stanno registrando dei buoni dati per molte aziende nelle trimestrali che vengono giornalmente esposte al mercato. Si registra però qualche battuta di nervosismo legata ai fronti aperti nella politica americana che si riflettono in giornate d’incertezza per gli investitori. Bisogna iniziare a considerare che tra 12 mesi esatti saremo a commentare i risultati elettorali delle presidenziali Usa e quindi l’attuale amministrazione giocherà tutte le carte a sua disposizione nel corso dei prossimi mesi per poter trovare una riconferma per il secondo mandato del presidente in carica. Non deve quindi sorprendere che l’ottimismo riguardo una soluzione a breve della questione dei dazi con la Cina e poi di conseguenza con l’Europa, possa essere poi mortificato da una diversa interpretazione delle parole pronunciate dal presidente. E’ quanto accaduto in settimana in un discorso di Trump, nel quale ha evitato di fornire dettagli sullo stato delle trattative Usa-Cina, né si esposto, come si attendevano gli operatori, circa il rinvio delle tariffe doganali contro le auto prodotte in Europa.

Sul punto dei dazi verso la Cina, vi è comunque stata la conferma che i colloqui proseguono nella giusta direzione, ma dall’altro ha minacciato di alzare nuovamente le tariffe sulle importazioni se le trattative dovessero fallire. In questo contesto le proteste di piazza ad Hong Kong non aiutano a migliorare il clima. Un altro aspetto riguarda la Fed, infatti ciò che solo un mese fa sembrava scontato, ulteriori ribassi dei tassi, non lo è più alla luce degli ultimi dati macro che hanno evidenziato dei segnali positivi per l’economia Usa, con numeri superiori alle stime degli analisti.

Questo potrebbe frenare la Fed da altri interventi a breve, aspettando un consolidamento con i prossimi dati macroeconomici; tra l’altro per il polso dell’economia Usa, i mesi di novembre e dicembre sono i migliori indicatori dei consumi.

I bond governativi sotto i riflettori

E’ significativo il movimento che hanno fatto i Treasury nell’ultimo anno, il T-Bond 30y 3.12% febbraio 2043 (codice Isin US912810QZ49) iniziava il 2019 al minimo di 100,05 sull’onda rialzista di tassi d’inizio anno per poi ripiegare sull’inversione di tendenza dei rendimenti toccando un massimo di prezzo a fine agosto a 124,12 che esprimeva l’1.85% circa di rendimento. Nell’ultimo mese il prezzo è sceso fino a 112,60 per poi assestarsi ora in area 114 che significa il 2.35% circa.

Anche nell’Eurozona i tassi, pur rimanendo negativi sul breve hanno già evidenziato qualche segnale, con la Francia tornata positiva sulla curva decennale. Lo spread tra Btp e Bund è salito a quota 150 con il rendimento del Btp 10y in area 1.3%.

Piccoli segnali di rialzi anche nelle aste che sono riprese in questa settimana. Il Tesoro sul breve ha collocato tutti i 5,5 miliardi offerti di Bot a 12 mesi con rendimento negativo -0.135%, al massimo da metà luglio. Rialzi anche nelle aste Btp di medio-lungo, con 2.5 miliardi di Btp gennaio 23 (Isin IT0005384497) in terreno positivo dello 0.22% rispetto allo 0.05% della precedente. Sul Btp gennaio 2027 (IT0005390874) sono stati collocati 3.25 miliardi con rendimento 0.91% in rialzo dello 0.31% rispetto all’asta precedente.

Sul fronte estero, l’Egitto ha emesso un multitranche in dollari a 4 -12 e 40 anni con rendimenti attesi rispettivamente in area 4.9%; 7% e 8,125% sulla scadenza più lunga. Il taglio per tutti e tre i titoli è previsto a 200mila dollari con multipli di mille.

I bond corporate sotto la lente

 Continua con successo la fase positiva per il primario corporate con molte emissioni anche in questi giorni, tra queste la Aib group con 500 milioni di subordinato tier 2 con scadenza nel 2029 e call dal 2024. Il titolo che ha rating BBB- è stato collocato con una cedola del 1.875%, taglio minimo da 100mila euro ecodice Isin XS2080767010.

Aumentata la size ad 800 milioni dai 600 inizialmente previsti per Heimstaden Bostad con un titolo perpetual con call a partire dal quinto anno. La cedola è stata fissata al 3.248% con rating sull’obbligazione BB. Taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille e Isin XS2010037765.

Doppio deal ibrido anche per Bayer per un totale di 1.75 miliardi di euro. Si tratta di due perpetual con call diversi, il primo al 2025 per 1 miliardo con cedola del 2.375% Isin XS2077670003, il secondo è da 750 milioni con call a partire dal 2027 e cedola del 3.125% (XS2077670342). Taglio minimo da Taglio minimo di 100mila euro con multipli di 100mila per entrambi i titoli e rating Baa3/BBB-.

Successo per il deal di Banca Intesa che è uscita con un nuovo titolo senior preferred a sette anni per un totale di 1.25 miliardi. Le buone richieste arrivate sui book dei lead manager hanno permesso di abbassare il rendimento a ms+110 rispetto a ms +125 della guidance iniziale. Rating del titolo Baa1/BBB/BBB, cedola fissata all’1%, taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille (Isin XS2081018629).

Debutto in euro per l’Harley Davidson con 600 milioni a 5 anni a rendimento ms+110. Il titolo è sceso parecchio di rendimento con una cedola finale del 0.9% per l’alto numero di richieste che hanno superato i 4.75 miliardi sui book dei lead manager. Rating Baa1/BBB+/A, con taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille, Isin XS2075185228.

Successo anche per il deal della Banque Postale francese, al debutto con un titolo subordinato perpetual con call a partire dal 2026. La linea guida iniziale prevista al 4.25% è stata vista al ribasso in area 3.875% per l’alto numero di richieste rispetto all’offerta di 750 milioni. Taglio minimo fissato a 200mila euro con multipli di 200mila con cedola pagata semestralmente e Isin FR0013461795, rating dell’emissione essendo subordinata attesa a BB/BB rispetto ai senior che sono A/A-.

Due deal di rilievo in sterline, il primo da parte dell’aeroporto di Heathrow con 300 milioni di senior secured con scadenza 2029 e cedola del 4.125%. Rating atteso Ba3/BB+ con taglio minimo da 100mila sterline con multipli di mille e Isin XS2081020872.

Ha optato per un tier 1 perpetual con call al quinto anno, la Lloyds Bank con un taglio benchmark con rendimento stimato al 5.5% e taglio minimo da 200mila sterline e multipli di mille. Isin XS02080995405 e rating atteso Baa3/BB-.

Non sono certo mancati i deal in dollari con Tata Motor che sta emettendo fino a 300 milioni con scadenza a 5.5 anni e rendimento atteso in area 5.875%.

La società di componentistica auto francese Faurecia, sotto il cappello Peugeot, è in pista per lanciare un nuovo deal a scadenza 2027 con rendimento atteso in area 2.75%.

E’ iniziato in questa settimana il road show di Tamburi Investment per sondare la risposta dei potenziali investitori per un nuovo titolo a cinque anni fino a 300 milioni.

Altro road show per il Credito Valtellinese che ha dato mandato ad un pool di banche per una serie di meeting con investitori al fine di emettere fino a 300 milioni di un senior preferred a tre anni.

Infine, altra attesa per Azimut che dovrebbe collocare un senior a sette anni nei prossimi giorni.

A cura di Carlo Aloisio, Senior Broker presso Unicredit, per Itforum.it

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