ENI -Titolo da monitorare

Nonostante le notizie sulla straordinaria scoperta di gas nell’offshore venezuelano e dell’accordo stipulato con il governo iracheno per lo sviluppo del giacimento di Zubair, uno dei più grandi del Paese, i conti di Eni risentono della debolezza dei prezzi del petrolio e del gas rispetto ad un anno fa.

Infatti, mentre nel periodo Gennaio-Settembre del 2008 le quotazioni del greggio erano impegnate a toccare nuovi massimi storici, sopra i 145 dollari al barile, ora faticano a raggiungere gli 80.

Le vendite di gas e di energia elettrica registrano però un incremento rispetto allo scorso anno testimoniando la stabilità e il buon posizionamento del Gruppo Italiano nel comparto degli idrocarburi. Ciò ha permesso ad Eni di approvare la distribuzione di un acconto sul dividendo 2009 di 0,50 euro per azione, 0,65 euro nel 2008. La trend line rialzista disegnata dai corsi azionari del titolo Eni a partire da Aprile, pone un freno alle perdite delle ultime settimane, scaturite dopo aver raggiunto la resistenza in area 18,50 euro. Lo storno ha generato una rapida variazione degli algoritmi tecnici che ora indicano un trend di breve negativo.

Il complesso scenario macroeconomico e settoriale di riferimento invita alla prudenza ed è per questo motivo che riteniamo più opportuno attendere operativamente che le quotazioni raggiungano il supporto in area 16,50 euro prima di aprire delle posizioni long su Eni. La ripartenza degli acquisti potrebbe proiettare i prezzi verso i 17,60 euro. Conformemente alla rischiosità della strategia suggeriamo uno stop loss vicino, 16,20 euro.

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