Disoccupazione Usa, mai così alta in 26 anni

Il tasso di disoccupazione Usa continua a salire come in una scala mobile senza fine, battendo le attese degli analisti che indicavano un tasso che “sfiorasse il 10%”. Infatti, il dipartimento del Lavoro Usa ha indicato oggi una percentuale che si attesta al 10,2%, il valore più alto dal 1983 o, se preferite, degli ultimi 26 anni. Ad ottobre, sono stati ben 190 mila i posti di lavoro perduti, sopra le attese di “sole” 175 mila unità.

Dall’inizio della crescita negativa, negli States sono stati bruciati oltre 7,4 milioni di posti di lavoro, fenomeno che non sembra arrestarsi. Anche per l’anno prossimo, difatti, le stime degli analisti rivelano un tasso di disoccupazione che continuerà a mantenersi alto, nonostante la ripresa produttiva del Paese (nell’ultimo trimestre il GDP Usa è tornato in positivo, pari al +3,5%).

A metà settimana, nella propria decisione di mantenimento dei tassi d’interesse tra lo 0 e lo 0,25%, Bernanke aveva motivato la scelta anche citando le problematiche connesse al mercato del lavoro.

«La spesa delle famiglie sembra in espansione – è stato il commento della Fed -. Tuuttavia rimane condizionata dalle perdite di posti di lavoro, da una faticosa crescita del reddito, da un minore valore delle case e dal restringimento del credito». In definitiva, il sogno americano, almeno per ora, sembra essere finito.

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