Puntare sui titoli biotech per cavalcare i rialzi azionari

“In questa fase dei mercati, ci attendiamo sviluppi decisamente positivi sui listini azionari nei mesi a venire e un ampliamento strutturale delle valutazioni. Non c’è dubbio che nel lungo periodo le azioni siano l’asset class più redditizia”. È l’analisi di Harald Berres e Christian Schmitt, portfolio manager di Ethenea.

I mercati azionari stanno lentamente imboccando un trend rialzista. Fino all’inizio dello scorso ottobre il pessimismo era ai massimi storici e numerosi investitori mantenevano pertanto esposizioni basse. Nel corso del mese i listini hanno tuttavia reagito sempre più positivamente e la stagione dei risultati aziendali in corso ha sorpreso favorevolmente molti analisti. I fenomeni osservati non sono nuovi e in passato hanno spesso preannunciato un aumento delle quotazioni. I segnali positivi e le prospettive di accordi sulla Brexit e sulla guerra commerciale, temi che si trascinano ormai da tempo, hanno anch’essi contribuito al miglioramento del sentiment. Anche fattori stagionali dovrebbero in futuro offrire maggiore supporto alle piazze azionarie. Ci siamo ormai lasciati alle spalle i mesi estivi e autunnali, tendenzialmente più deboli, e ci avviciniamo rapidamente alla fine dell’anno. Data la scarsa esposizione di molti operatori, nuovi acquisti azionari potrebbero dare ulteriore impulso alle Borse nell’immediato futuro.

“In un tal contesto, nel nostro fondo Ethna-Dynamisch abbiamo assunto un posizionamento relativamente aggressivo al fine di partecipare a ulteriori rialzi delle quotazioni azionarie”, sottolineano i gestori di Ethenea. “In portafoglio sono stati aggiunti titoli come A2 Milk, azienda neozelandese produttrice di latte A2, e Planet Fitness, una catena di palestre in forte crescita negli Stati Uniti. Abbiamo poi puntato su BB Biotech, una società d’investimento svizzera che investe in azioni biotecnologiche. Analogamente a quanto avvenuto negli anni ’90, dopo la crisi finanziaria il settore delle biotecnologie ha messo a segno una forte espansione, ma da metà 2015 attraversa una fase di consolidamento che rende appetibili molti titoli”.

“La quota dell’oro è stata leggermente ridotta e si attesta ora al 2,5% circa”, continuano i gestori di Ethenea. “Alla scarsa fiducia nei confronti delle azioni ha fatto recentemente da contraltare il forte ottimismo degli operatori circa il futuro andamento del prezzo dell’oro. Le prospettive di un ulteriore apprezzamento del metallo giallo dovrebbero pertanto essere limitate, il che ci ha indotto a effettuare prese di beneficio”.

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