Assenza di correlazioni, come comportarsi?

A cura di Matteo Paganini, Managing Director Italy di Pepperstone

All’interno del Pepperstone Trading Hub, che potete seguire ogni mattina dalle ore 9 sulle aperture dei mercati europei e ogni pomeriggio alle 15.30 sulle aperture americane, abbiamo ragionato insieme sulla possibilità che il mercato tornasse a correlarsi da un punto di vista di possibile propensione al rischio, il che avrebbe potuto condurre a tentativi di nuovi massimi ulteriori sulle borse americane con yen venduti e oro venduto e con possibili dollari comprati, scenario che se non si fosse realizzato, avrebbe potuto condurre a movimenti contrari, inizialmente da ascrivere a prese di profitto per poi, in caso di approfondimento rialzista di yen e oro, poter pensare alla prosecuzione dei movimenti di storno delle borse.

E così sta accadendo, con le borse in ripiegamento soprattutto a causa delle rinnovate tensioni legate alla questione dazi, con Trump che continua a testa bassa nella sua guerra contro tutto e tutti al fine di vedere un dollaro in discesa che, a suo parere, potrebbe aiutare parecchio l’economia a stelle e strisce. Sapevamo, o meglio, ipotizzavamo, come avete letto negli aggiornamenti delle ultime settimane, che la questione legata ai dazi sarebbe stata l’unica in grado di condurre ad ampi aumenti di volatilità (a rialzo o a ribasso) in quanto gli argomenti macroeconomici e di politica monetaria da parte di Europa e Usa, per quanto concerne l’anno corrente, si sono esauriti, e attualmente continuiamo a mantenere questa view.

Per quanto concerne le politiche monetarie di Australia e Canada invece, abbiamo visto la Rba che ha mantenuto i tassi invariati allo 0,75%, producendo un rimbalzo a rialzo del dollaro australiano (complice anche la vendita di dollari americani) e la Bank of Canada on dovrebbe procedere a nessuna mossa, chiudendo l’anno con il costo del denaro all’1.75%. Ultimo fattore di attenzione l’Opec, che comincerà domani a Vienna e che seguiremo con attenzione.

Euro/dollaro

Per quanto concerne l’euro abbiamo avuto dei tentativi di ripartenza oltre l’area dinamica di resistenza con l’intervento dei punti statici di resistenza, con una divergenza rialzista daily che in caso di superamento di area 1,1100 potrebbe accompagnare le quotazioni verso area 1,1110, 1,1125 e 1,1140.

Dollaro/yen

Ci troviamo di fronte a due time frame di riferimento da poter seguire: un orario e un daily. Il primo mostra un rettangolo di potenziale continuazione ribassista del movimento, con possibili tentativi di estensione verso 108,25, che se raggiunto dovrebbe farci valutare una scenario daily, sul quale ci troviamo di fronte ad un oscillatore stocastico ancora carico e che potrebbe suggerire dei tentativi di approfondimento ulteriore, inizialmente verso 107,90.

Sterlina/dollaro

La situazione tecnica sul cable continua ad essere la stessa dopo il raggiungimento dei target studiati, con il mercato che in caso di superamento di area 1,3025 potrebbe condurre a tentativi di estensione verso 1,3050 e 1,3075. Se dovessimo raggiungere tali livelli, attenzione a potenziali ulteriori allunghi da curare ogni 25 punti fino ad area 1,32175.

Dax

Dopo il raggiungimento dei target studiati in 12.990 il mercato sta consolidando ed occorre curare con attenzione possibili tentativi di estensione ulteriore verso 12.895, 12.850 e 12.810, in caso di approfondimento sotto i minimi di ieri.

S&P 500

L’indice ha raggiunto i target studiati insieme nel Trading Hub, ed ora si sta avvicinando a livelli che stavamo curando a metà novembre, in caso di correzione ribassista che non è avvenuta. Seguiamo con attenzione eventuali tentativi di estensione sotto area 3.065,00, con potenziali livelli di approdo dapprima su 3.056,50 e poi 3.040,00, da curare facendosi dare il ritmo dall’oscillatore stocastico.

Oro

L’oro si trova in congestione, con situazioni su time frame inferiori al daily poco interpretabili. Stiamo attendendo dei ridimensionamenti sotto area 1.455,50 per estensioni pari a circa 10 dollari. Valutare delle ripartenze diventa difficile prima di area 1.485,50.

Petrolio (Wti)

Dopo l’intervento dell’area posta a 54,70 i prezzi sono tornati a battere nuovi massimi. L’idea è quella di seguire eventuali anticipi di rottura in area 5850 per possibili estensioni verso 58,70, 59 e 59,30.

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