Esiste il rischio concreto che i mercati perdano la fiducia nella nazioni europee, se la situazione fiscale di alcuni dei Paesi dell’Unione continuerà a mantenersi così negativa. Queste le parole di Jean-Claude Trichet, governatore della Banca centrale europea , che ha voluto ricordare come non vi sia alcuna certezza sulla crescita, specialmente per il 2010.
“Alcuni paesi sono in una posizione relativamente favorevole perché la loro precedente gestione è stata saggia e prudente, mentre altri sono già molto vicini a perdere la credibilità”, ha dichiarato nell’intervista rilasciata al quotidiano francese ‘Le Monde’, aggiungendo che “il successo della ripresa in Europa dipende dalla fiducia degli investitori nella capacità di credito degli emittenti sovrani”.
“I paesi della zona euro devono impegnarsi in una ripresa delle loro finanze pubbliche al più tardi nel 2011”, ha continuato Trichet, non dimenticando che i dati del Pil del terzo trimestre 2009 confermino uno scenario di base di progressivo recupero.
“I tassi di riferimento all’1% nella zona euro sono appropriati”, ribadisce Trichet in riferimento alle posizioni più volte espresse nelle ultime riunioni di politica monetaria, “e le misure straordinarie messe in atto dalla Bce in tempo di crisi verranno progressivamente ritirate”.
Infine il governatore, in merito al deprezzamento del dollaro, ha affermato che “l’euro non è stato creato per sostituirsi al biglietto verde e che un dollaro forte è negli interessi sia degli Stati Uniti che della Comunità internazionale”.