Obbligazioni in balìa dazi

In questa fase del mercato nelle giornate in cui non ci sono dati macroeconomici da interpretare, l’operatività è quasi un terno al lotto tirando i dadi, la cui variabile è l’interpretazione di un commento politico positivo o negativo in merito alla questione dei dazi.

Di recente ci sono state almeno due movimentazioni opposte che hanno condizionato gli scambi. La prima negativa dopo la solidarietà americana ai manifestanti di Hong Kong, successivamente la Cina ha avvertito che la norma approvata dalla Camera dei Rappresentanti Usa che chiede una risposta più dura al trattamento riservato da Pechino alla minoranza Uigura avrà ricadute sui rapporti Usa-Cina.

Per la parte positiva ci sono state le dichiarazioni del presidente Trump secondo cui i colloqui con la Cina vanno molto bene ed interpretate dai mercati come un avvicinamento agli accordi.
Questa altalena si protrarrà ancora per qualche tempo e sarà certamente sfruttata dal presidente Usa nei momenti di maggiore pressione della campagna elettorale 2020.

Alla situazione internazionale si sono aggiunte le tensioni interne al governo per la questione del nuovo fondo salva Stati (Mes) che hanno favorito un rialzo dello spread contro Bund tedesco sulla curva decennale, toccando un massimo fino a 170 per poi rientrare in area 160. A livello di rendimento si tratta circa dell’1.30%. Guardando alla zona euro, la situazione tassi sulla curva decennale rimane negativa oltre che in Germania (-0.3%), in Austria, Belgio, Finlandia ed Olanda.

In assenza di nuove aste sui nostri titoli, con probabilità fino a fine anno, si sono attivate in questi giorni la Francia e la Spagna con circa quattro miliardi sulle scadenze di medio-lungo periodo.

Buone notizie sono arrivate dall’agenzia di rating Moody’s che ha alzato da negativo a stabile l’outlook sul sistema bancario italiano, sulla scia del proseguimento, anche nel 2020, della diminuzione delle sofferenze nei bilanci, di un  miglior scenario per le condizioni di finanziamento e di una stabilità del capitale degli istituti.

Sul fronte corporate è continuata la serie di emissioni anche se i volumi iniziano a essere in calo rispetto ai flussi delle ultime settimane, ma è un processo fisiologico di periodo che si andrà ad esaurire verso metà mese per poi riprendere copioso dopo la prima settimana di gennaio.

Le nuove emissioni corporate

Sulla scia di questa notizia, vi è stato un successo del deal di Mediobanca che ha emesso 500 milioni di bond senior preferred, con scadenza 2026 (codice Isin XS2090859252) con cedola fissata al 0.875%. Si tratta della terza emissione di questo tipo da parte dell’istituto di Piazzetta Cuccia nel corso del 2019, dopo i bond prezzati nei mesi di marzo e luglio (entrambi da 500 milioni di euro). Il rendimento del nuovo bond è stato fissato a103 punti base sopra il tasso mid-swap, rispetto alle prime indicazioni in area 120/125 punti base, guidance in seguito rivista a 105-110 punti base. Nel dettaglio, gli ordini raccolti hanno raggiunto 1.2 miliardi. Rating del titolo Baa1/BBB con taglio minimo da 100mila euro e multipli di mille. Prezzo d’emissione a 99.81, migliorato nel grey market successivo verso quota 100.

Azimut ha terminato un road show tra gli investitori per emettere un nuovo titolo da un minimo di 300 a un massimo di 500 milioni di euro. Le richieste arrivate sui book dei lead manager, hanno superato il miliardo ed il rendimento iniziale previsto a ms+210 è sceso in corso di collocamento a ms+185. Il rating atteso è BBB- con taglio minimo da da 100mila euro e multipli di mille con Isin XS2081611993.

Italgas ha avviato un’offerta di acquisto sui titoli con scadenza 2022 e 2024; contestualmente, Italgas ha collocato una nuova emissione obbligazionaria a 12 anni tasso con tasso fisso da 500 milioni di euro i cui proventi saranno utilizzati, in tutto o in parte, per il riacquisto di questi strumenti. Il collocamento è rivolto a investitori istituzionali, il taglio è di 100mila euro con multipli di mille. Le prime indicazioni di rendimenti per la nuova emissione sono in area 105 punti base sopra il tasso midswap, grazie agli ordini che hanno superato 1.2 miliardi, il bond è stato prezzato a 83 punti base sopra la curva midswap per un rendimento finale di 1.065%. Il bond (Isin XS2090807293) paga una cedola annua fissa del’1% fino alla scadenza fissata l’11 dicembre 2031, ha rating BBB+ ed è negoziabile per importo minimi di da 100mila euro e multipli di mille.

Alerion Clean power emette un nuovo bond per un controvalore che si aggira fra un minimo di 150 milioni ed un massimo di 200 milioni di euro. Il bond ha scadenza 6 anni, con tasso di interesse fisso che sarà fissato almeno al 3% su base annua. Le obbligazioni verranno emesse con un nominale di 1.000 euro ed alla pari e verranno offerte per la sottoscrizione attraverso la piattaforma del Mercato Telematico delle Obbligazioni, MOT. Il collocamento è destinato sia ad investitori italiani che investitori esteri, retail compresi.

Iren ha aumentato il programma di emissioni di bond a quattro miliardi di euro. Ad ottobre, con l’emissione del terzo green bond, Iren è diventata la prima multiutility italiana per numero di emissioni green per un ammontare pari a 1.5 miliardi di euro, a conferma della costante attenzione che il gruppo pone verso le tematiche di sostenibilità.

Successo per il deal dell’Ageas, società assicurativa del Belgio. Si è trattato di un subordinato tier 1 perpetual con call a partire dal decimo anno e rendimento stimato in area 4.375%. L’alto rating dell’emittente A/A+ e quello assegnato all’emissione subordinata BBB-, hanno decretato il successo del deal con richieste ampiamente superiori all’offerta di 750 milioni, permettendo all’emittente di calare nel rendimento, fissato con una cedola del 3.875%. Taglio minimo per professionali con da 200mila euro e multipli di 200mila (Isin BE6317598850).

I nuovi bond esteri in euro

Molto attivo il settore energetico ed utility con la tedesca Eon che ha emesso 500 milioni di euro a cedola zero con scadenza 2022. Il rendimento deriva dal prezzo d’emissione fissato a 99.874, rating Baa2/BBB e taglio minimo da mille euro con multipli di mille (Isin XS2091216205).

Scelta su scadenza lunga, 30 anni per la francese EDF con 1.25 miliardi di euro senior bond. La cedola è stata fissata al 2% con un prezzo d’emissione di 96.024 che esprime un rendimento a scadenza del 2.18%. Rating A- e taglio minimo da 100mila euro e multipli di 100mila (Isin FR0013465424). Nel grey market successivo il titolo è salito di quasi tre punti, con prezzo che sfiora quota 99.

Le nuove emissioni in dollari

In area dollaro è uscito un titolo nuovo da Mastercard con rating A1/A+ per 750 milioni con scadenza nel 2025. La cedola è stata fissata al 2% con taglio minimo retail da 2mila dollari con multipli di mille (Isin US57636QAN43).

Taglio da da 100mila dollari e multipli di mille per AT&T che ha emesso 1.265 miliardi di dollari con scadenza 2050 e call a partire dal 2025. Cedola fissata sulla scadenza lunga al 4.25% con rating Baa2/BBB/A-e (Isin XS2091666748).

Il Pakistan è all’opera per il lancio del suo primo bond in valuta cinese. Il controvalore è atteso nell’ordine di 1 miliardo di dollari e sarà suddiviso in più tranche. Probabile che il Pakistan punti nella prima fase, soprattutto, agli investitori istituzionali e che successivamente attiri anche quelli individuali. Poiché deve ricevere i rating relativi alle emissioni internazionali, il lancio avverrebbe nei primi mesi del 2020.

A cura di Carlo Aloisio, Senior Broker presso Unicredit, per Itforum.it

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