La Bce pronta a lanciare una valuta digitale europea

La Banca Centrale Europea potrebbe sviluppare una propria valuta digitale qualora i pagamenti transfrontalieri in euro non dovessero diventare più veloci ed economici. Lo riporta il sito The Cryptonomist citando un documento interno da poco pubblicato, nel quale si legge che, visto il suo mandato per garantire il buon funzionamento dei sistemi di pagamento, la Bce ritiene che sia giunto il momento di fornire nuovo slancio alle transazioni al dettaglio europee, basate ad esempio su Sepa.

Secondo la banca centrale, questo slancio dovrebbe essere guidato dall’industria con il sostegno del settore pubblico e potrebbero essere le stablecoin globali le innovazioni tecnologiche in grado di trasformare il panorama dei pagamenti al dettaglio. Tuttavia, se gli sforzi del settore privato non riusciranno a sviluppare un sistema di pagamenti paneuropeo innovativo ed efficiente, la Bce si dice pronta a emettere una valuta digitale della banca centrale (Cbdc), ipotesi di cui sta valutando costi e benefici.

The Cryptonomist ricorda che il governatore della banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, ha già annunciato che la Banca di Francia ha avviato un progetto relativo a una moneta digitale, la cui sperimentazione partirà già nel 2020 con un invito a presentare progetti al riguardo prima della fine del primo trimestre. L’obiettivo è proprio quello di sviluppare una valuta digitale della banca centrale basata su blockchain, dedicata però alle transazioni all’ingrosso di importi molto elevati.

Il progetto francese non sarebbe quindi alternativo a quello della Bce, ma complementare, dal momento che non si rivolgerebbe al mercato retail bensì allo scambio e alla liquidazione di asset finanziari tokenizzati, come ha confermato lo stesso Villeroy de Galhau dicendosi favorevole a esaminare la possibilità che la Bce emetta un “euro digitale”.

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