Il Consiglio direttivo della Bce si riunisce questo giovedì 12 dicembre. “Non ci aspettiamo cambiamenti sul fronte della politica monetaria, dato che il quadro economico non è cambiato materialmente negli ultimi mesi”, commenta Konstantin Veit, Portfolio Manager European Rates di Pimco.
L’attenzione, sottolinea Veit, si focalizzerà sul cambiamento di leadership e il mercato si concentrerà nel monitorare le prestazioni di Christine Lagarde. Ci saranno nuove previsioni macroeconomiche per il personale, che secondo l’esperto saranno leggermente diverse rispetto all’esercizio di settembre. In occasione delle previsioni per il 2022, secondo Pimco l’Iapc sarà dell’1,7%.
Pimco prevede inoltre che la Bce si concentrerà da qui in poi sull’orientamento a lungo termine, sui Tltro e sugli acquisti di attività. Secondo Veit la settimana prossima sarà probabile vedere una Bce in stand-by e per quanto riguarda il 2020 non prevede nessun cambiamento radicale. Tra le priorità della conferenza stampa, chiarisce Veit, ci sarà l’annunciata revisione della strategia della Bce, per la quale ci vorranno circa due mesi.
In un quadro più ampio, Veit non prevede implicazioni di investimento radicali come risultato di questo esercizio. Il mandato primario della Bce è la stabilità dei prezzi, che è sancita dal Trattato Tfue e non cambierà, secondo l’esperto. Il Consiglio direttivo ha tuttavia un margine di discrezionalità per quanto riguarda la definizione di stabilità dei prezzi, illustra Veit, il quale presume che l’attuale definizione di “inferiore ma vicino al 2% nel medio termine” ceda il passo verso un “2% nel medio termine”.
Evoluzione vs. rivoluzione, chiarimento vs. cambiamento è la linea di base che adotterà la Bce, secondo Pimco. Nel complesso, conclude Veit, mentre ritiene ragionevole intraprendere una revisione in questa fase, non si aspetta molto e lo considera in parte un veicolo progettato per guadagnare tempo per il consolidamento dopo la recente serie di attività e misure.