Elezioni Uk, rischio di Parlamento sospeso? La sterlina dice di sì

A cura di Matteo Paganini, Managing Director Italy di Pepperstone

Durante la serata di ieri hanno cominciato a circolare i primi sondaggi (relativi alle elezioni in Gran Bretagna di giovedì 12 dicembre, ndr) dopo che il cable è riuscito a rompere, per la prima volta dallo scorso marzo, il livello di 1,3200 e tutti gli operatori erano in attesa dei sondaggi che la società YouGov, che aveva predetto il parlamento sospeso del 2017, avrebbe rilasciato alle ore 23.00. Quando sono stati rilasciati i dati previsionali, la maggioranza che in precedenza era stata prevista con 68 seggi è stata ridimensionata a 28 seggi. Una maggioranza ancora solida, se dovessero verificarsi gli scenari previsti, ma considerando il margine di errore, non si può escludere che si arrivi a una situazione definita “hung parliament”, ovvero parlamento sospeso, all’interno del quale occorrerebbe cercare alleanze per poter governare e che andrebbe a rimpastare tutti i ragionamenti effettuati finora che vedevano la fine di questa telenovela legata alla Brexit vicina.

I movimenti della sterlina

Dalla pubblicazione dei sondaggi, sono partite delle prese di profitto molto forti che vanno a confermare l’idea che il mercato avrebbe potuto risultare bidirezionale, con reazioni di discesa del pound di fronte a tutto ciò che avrebbe remato conto alla vittoria di Johnson e reazioni di allunghi rialzisti di fronte a tutto ciò che avrebbe invece confermato una vittoria dei Tory, in quanto essa confermerebbe le tempistiche relative alla Brexit: 31 gennaio per l’uscita dall’Unione Europea, fine 2020 per arrivare a elaborare dei negoziati tra Uk ed i vari Paesi europei.

Il quadro tecnico non cambia rispetto a quanto visto, con la necessità di valutare con attenzione potenziali estensioni sotto area 1,3065 per poter valutare tentativi ulteriori di prese di profitto, con potenziali estensioni verso area 1,3035 e 1,3010, zona dalla quale si aprono 35 punti (fino a 1,2975) all’interno dei quali potremmo assistere a delle frenate delle quotazioni, area che, se superata, potrebbe lasciare spazio a tentativi di ridimensionamento ulteriore verso i minimi precedenti posti sopra 1,2800. Non è da escludere la possibilità di assistere a movimenti di ripartenza a rialzo, da studiare tecnicamente soltanto in caso di ripartenza oltre i massimi battuti ieri, per estensioni potenziali verso 1,3250 e 1,3275.

Attenzione a tutti coloro che volessero lavorare sulla sterlina ai possibili aumenti di volatilità bidirezionali che potrebbero verificarsi. Occorre sempre gestire il rischio associato a qualsiasi tipo di operatività, ma in casi come questi occorre farlo in maniera ancora più attenta.

La Federal Reserve

Stasera sarà il turno della Fed, dalla quale non ci aspettiamo nessun tipo di novità per cui possiamo classificarla come un non-evento, sarà più importante ragionare sulla conferenza stampa che domani la Lagarde andrà a tenere durante la sua prima uscita ufficiale come presidente della Bce.

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