Ftse Mib ancora incastrato in un trading range

Sebbene con la giornata del 2 dicembre scorso sembrasse che il mercato fosse uscito dal suo laterale (Figura 1).

Figura 1. Future FtseMib – grafico giornaliero

Esso è semplicemente entrato in un laterale più ampio, ben visibile a livello settimanale (Figura 2).

Figura 2. Future FtseMib4 – grafico settimanale.

Le cose sono quindi due: o si uscirà da questo laterale al ribasso per andare a toccare (o a rompere) i livelli di supporto del trend, che ora sono in area 22.100 e sono crescenti oppure i supporti, salendo, si avvicineranno gradualmente al laterale per una ripartenza al rialzo o per un’ inversione ribassista, ma da livelli superiori ai 22.100 punti.

Il grafico di Exor appare migliore rispetto a quello dell’ indice generale ma non ci si lasci ingannare: non è poi così dissimile. I prezzi infatti non esimono mai dall’oscillare e, in quest’ ottica Exor trova i suoi supporti oscillatori a 62,50 euro circa (Figura 3).

Figura 3. Exor – grafico settimanale.

Questo significa forse che occorre mettersi short e ricomprare a 62,50?

 

Non è proprio così: significa solo che non si compra il titolo a questi prezzi a meno che non ci si voglia esporre alla possibilità che si vada a toccare quei livelli. Il vero e proprio trend, nella sua tenuta o inversione, si valuta infatti su tale supporto.

E’ diverso da Exor il titolo Fca. Infatti laddove il primo è in un trend positivo, il secondo è chiaramente in un laterale, come messo in evidenza in Figura 4.

Figura 4. Fca – grafico settimanale.

Se ne conclude che è proprio alla rottura di questo laterale che l’ investitore deve guardare per dedurne la direzione futura. In particolare una rottura di 12,26 euro dovrebbe bastare, mettendo uno stop-loss a 16,77, per indicare la ripresa del trend ribassista ed effettuare uno short calibrato.

 

 

 

 

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