Falck Renewables ha voglia di rally natalizio, ma sembra cara

Voglia di rally natalizio per Falck Renewables, gruppo che sviluppa, progetta, gestisce e costruisce impianti per la produzione di energia rinnovabile che dopo essere già salito del 92% negli ultimi 12 mesi, apre la seduta dell’antevigilia con un rialzo del 3% toccando i 4,76 euro prima di tirare leggermente il fiato.

A favorire l’ulteriore allungo del titolo, che ormai in borsa capitalizza quasi 1,35 miliardi di euro, è la notizia della sigla di una partnership strategica con Eni in base alla quale i due gruppi costituiranno una piattaforma paritetica fra Eni New Energy US e Falck Renewables North America per lo sviluppo, la costruzione e il finanziamento di nuovi progetti da fonte rinnovabile negli Stati Uniti.

Inoltre in base agli accordi, Falck Renewables North America cederà a Eni New Energy US il 49% delle quote di partecipazione degli impianti che ha attualmente in esercizio negli Stati Uniti, un mercato che viene ritenuto possedere grandi prospettive di crescita negli anni futuri. In questo modo le competenze di Falck Renewables negli asset rinnovabili si sposeranno con quelle tecnologiche e finanziarie di Eni per dar vita a una società che sarà in grado di grado di occuparsi delle fasi di sviluppo, costruzione e finanziamento di nuovi progetti.

Il giudizio degli analisti su Falck Renewables

Anche a prescindere dall’accordo annunciato, il titolo è considerato interessante da diversi broker e analisti tecnici. Gli analisti fondamentali hanno al momento un giudizio equilibrato su Falck Renewables (su quattro report due sono neutrali, uno positivo e uno negativo), esprimendo tuttavia delle riserve sui livelli raggiunti dalle quotazioni (il target price di consenso è di 3,94 euro, circa un 17% al di sotto dei livelli correnti) che comportano un multiplo P/E elevato rispetto all’utile atteso per il 2019 (15 centesimi per azione) e pari ormai a oltre 31,7 volte.

Prudenti anche gli analisti tecnici, che fino a venerdì segnalavano un trend del titolo moderatamente ribassista a brevissimo e breve termine (e neutro a medio-lungo termine), suggerendo di alleggerire le posizioni. L’apertura odierna potrebbe tuttavia far evolvere in senso positivo lo scenario, dato che il titolo si muove tra i 4 e i 5,1 euro, livelli indicati come possibili punti d’ingresso di una strategia rialzista di brevissimo periodo, rispettivamente con target a 4,4 e poi 4,8 euro (sostanzialmente raggiunto già stamane e con stop loss a 3,6 euro ) ovvero a 5,5-5,7 euro (in caso di consolidamento sopra i 4,8 euro, che fungerebbero da stop loss per questo secondo scenario).

In caso di nuove prese di profitto e di ridiscesa delle quotazioni sotto la media mobile veloce, il titolo resterebbe invece in una fase di congestione laterale. L’indicatore Stocastico, nella parte inferiore della propria banda di oscillazione, conferma la fase di incertezza, mentre l’analisi dell’indicatore di forza relativa (Rsi) non fornisce indicazioni operative. Il rally di Natale potrebbe dunque avere un respiro decisamente breve, anche se non è da sottovalutare la possibilità di un rapido e significativo guadagno prima di eventuali nuovi storni delle quotazioni.

La performance di Falck Renewables a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!