Fiat e il piano Marchionne

Nonostante un 2009 sicuramente non positivo per il mercato delle auto, l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, ha dichiarato che a novembre le vendite si sono rivelate in linea con le aspettative della società, confermando il raggiungimento dei target sanciti per l’anno corrente. Per il prossimo futuro, però, bisognerà porre attenzione alle evoluzioni del settore: “Bisognerà vedere come andranno le cose l’anno prossimo” ha dichiarato il Ceo della casa automobilistica. Le dinamiche del settore, infatti, potrebbero costringere Fiat a chiudere alcune filiali in Italia, a causa del vertiginoso calo delle vendite di auto, segmento di mercato tra i più penalizzati dalla crisi finanziaria. Per quanto riguarda l’affare Chrysler, il top manager di Fiat ha escluso la necessità di altre alleanze per il Lingotto: “Fiat e Chrysler bastano da sole, la presentazione che abbiamo fatto il 4 novembre in America era assolutamente chiara” ha dichiarato Marchionne. Per attirare l’interesse dei consumatori, la società americana offrirà dei finanziamenti a tasso zero fino a 60 mesi, oppure incentivi sino a 4.000 dollari per i modelli del 2010. Con questa mossa incentivante, l’a.d. di Fiat spera di risollevare le vendite della casa automobilistica statunitense. Una mossa per ogni brand, è la strategia messa a punto da Sergio Marchionne. Sui modelli Chrysler sono, difatti, previsti incentivi sino a 3.000 dollari, mentre sino a 4.500 USD se ci si riferisce al brand Jeep, oppure sino a 2.500 dollari per il marchio Dodge. Settimana scorsa, da 10,92 euro, il titolo è arrivato a chiudere venerdì a 10,01 euro, un calo a cinque giorni dell’8,33%. Ad ogni modo, le prospettive sul titolo rimangono buone, con un consensus Reuters per la maggior parte concentrati su un rating di “hold”. Il target price medio, secondo Yahoo finanza, è attorno i 10,70 euro.

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