Sos azioni, ma il rischio è ok

NEWS

-        Dopo aver messo a segno alcuni rialzi record, le azioni a livello globale hanno chiuso la scorsa settimana al ribasso del 2,4% (MSCI World Free Index) e hanno di conseguenza generato un “double top”, che spesso è stato interpretato come un segnale di un declino più significativo. Questa battuta di arresto non è imputabile ad un singolo evento, bensì è frutto della concomitanza di diversi fattori: tra questi, alcuni dati economici leggermente più deboli rispetto alle attese, messaggi circa un possibile rialzo dei tassi da parte della BCE e – probabilmente il fattore più significativo – il profit taking di fine anno. Un ulteriore segnale, da molti interpretato come aumento dell’avversione al rischio, è stato che negli Stati Uniti i rendimenti dei t-bill a tre mesi sono crollati a zero e che è cresciuta la domanda di t-bond a breve termine. Tuttavia, questo fenomeno è stato forse più il risultato del de-risking di fine anno da parte di fondi di investimento, piuttosto che di un flight to quality a livello globale ed è pertanto improbabile che il fenomeno persista nel corso del prossimo anno.

-        I mercati UK hanno subito un leggero calo in assenza di risultati delle blue chips migliori delle attese. Marks and Spencer ha annunciato che Marc Bollard, in carica presso WB Morrison, prenderà il posto di Sir Stuart Rose in qualità di CEO. La gestione Rose, se da una parte ha messo a segno un certo capovolgimento per le fortune della società, dall’altra ha avuto comunque risvolti controversi. Rose aveva assunto entrambe le cariche di amministratore delegato e presidente, una doppia carica non coerente con il protocollo di governance britannico.

-        Vi sono inoltre state poche notizie dal mondo delle aziende, in grado di alimentare il trend rialzista di Wall Street. In particolare i risultati di Dell non sono stati all’altezza delle stime degli analisti. Potrebbe essere un segnale di debolezza nel mercato dei prodotti IT per consumatori e aziende oppure Dell sta semplicemente perdendo terreno rispetto ai suoi competitors?

VIEWS

-        La recessione globale è terminata nel corso del terzo trimestre del 2009. I bassi tassi di interesse, l’inflazione in calo e lo stabilizzarsi del mercato del lavoro dovrebbero permettere alla crescita di continuare a migliorare nel 2010. La crescita a livello globale potrebbe però faticare a raggiungere un tasso tendenziale fino al 2011.

-        I prezzi al consumo dovrebbero continuare a sgonfiarsi per gran parte del 2009. Se sostenuto, l’aumento del prezzo del petrolio potrebbe portare ad un ritorno di un’inflazione headline positiva.

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