Sale la tensione in Medio Oriente, occhio a Leonardo

La risposta iraniana alla decisione statunitense di uccidere il generale Qassem Soleimani non ha tardato a manifestarsi, con l’attacco condotto nella notte da una ventina tra droni e missili di Teheran contro due basi americane che avrebbe causato la morte di alcune decine di militari americani.

In attesa di una possibile risposta americana che rischierebbe di innestare una escalation in una regione sensibile come il Medio Oriente e che induce la liquidità a uscire dai mercati azionari, a Piazza Affari vengono tenuti d’occhio i titoli petroliferi e quelli della difesa.

Leonardo, in particolare, apre la giornata in modo prudente, oscillando attorno alla soglia degli 11 euro per azione, ancora un 40% abbondante al di sopra dei livelli di 12 mesi or sono. Nell’ultima settimana l’acuirsi delle tensioni tra Usa e Iran ha già contribuito a far guadagnare al titolo il 4,6%, con volumi in moderata crescita (complice anche il clima ancora festivo).

Il quadro tecnico

Gli analisti tecnici segnalano l’ingresso in una fase a brevissimo/breve periodo positiva e ne consigliano l’acquisto, tanto più che il prezzo si mantiene per ora sia sopra la media mobile veloce sia sopra quella lenta e queste due procedono distaccate e al rialzo.

Anche l’analisi degli oscillatori conferma il quadro tecnico: lo Stocastico è situato nella parte superiore della sua banda di oscillazione a conferma di un trend secondario positivo mentre l’indicatore di forza relativa (Rsi) si muove ugualmente nell’area superiore di oscillazione, confermando l’indicazione dello Stocastico.

Per quanto riguarda l’analisi giornaliera, in caso di prese di profitto i primi supporti dovrebbero trovarsi in area 10,80 e poi attorno ai 10,70 euro per azione. Se invece la “riscoperta” del titolo in funzioni difensive portasse a nuovi acquisti i primi obiettivi potrebbero essere le resistenze in area 11,25 e poi a 11,35 euro per azione. Nel complesso il titolo sembra poter tornare a sovraperformare il mercato, dopo che nelle ultime settimane era rimasto attardato.

Il giudizio degli analisti su Leonardo

A favore di Leonardo sono anche alcune notizie “fondamentali”, come l’incremento del budget della Difesa statunitense (portato a 738 miliardi di dollari per il 2020 con sostegno bipartisan) che potrebbero aprire nuove opportunità di business per il gruppo italiano, presente negli Stati Uniti attraverso la controllata Drs e che deriva proprio dalle attività militari i due terzi del suo giro d’affari.

Per poter valutare l’andamento del business nel quarto trimestre e i conti del 2019 sarà peraltro necessario attendere sino ai primi di marzo. Al momento sul titolo gli analisti fondamentali esprimono 16 “buy” e 3 “hold”, con un target price medio pari a 13,15 euro, pari ad un potenziale rialzista di quasi il 20% rispetto alle quotazioni attuali.

L’andamento di Leonardo in Borsa negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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