Ftse Mib, quali i prossimi target? Le azioni sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e fondatore di FinanzaOperativa.com del 17 gennaio 2020

Il Ftse Mib sta avvicinando nuovamente l’area dei 24.000. Ci sono le condizioni per nuovi rialzi nel breve o c’è il rischio di tornare indietro?

Per poter assistere ad un ulteriore allungo a Piazza Affari, sarà essenziale la conferma del superamento della quota dei 24.000 punti da parte del Ftse Mib. In ottica di brevissimo termine, al fine di evitare una correzione, sarà altrettanto cruciale la tenuta a 23.735 punti della media mobile a 21 giorni che al momento funge da supporto dinamico ascendente di breve termine per il Ftse Mib. Al di sotto dei 23.735 punti non sarà ancora il caso di disperarsi, perchè l’indice troverà un’altra media mobile, quella a 50 periodi, transitante al momento a 23.480 punti. Anche in questo caso la suddetta media funge da supporto dinamico ascendente, ma di medio termine.
Nel caso in cui il Ftse Mib dovesse scendere sotto i 23.480 punti, a mio avviso inizierebbero le preoccupazioni. Al rialzo, una volta superata la soglia dei 24.000 punti, avremo come obiettivi i 24.370 punti prima e in seguito, dopo una fase laterale di consolidamento, a quota 24.545 punti, top di inizio maggio del 2018. Al pari di quanto già indicato nell’intervista della scorsa settimana, confermo una view costruttiva su Piazza Affari, dove l’uptrend continua, anche se non mi aspetto degli allunghi particolarmente consistenti del Ftse Mib dai livelli attuali.

Ubi Banca e Banco BPM ieri si sono messi in luce grazie alla spinta di Goldman Sachs. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Banco BPM è attualmente in trading range e le medie mobili a 50 e a 21 sedute potrebbero incrociarsi a breve, ma fino a quando le quotazioni rimarranno al di sotto della resistenza statica a 2,1 euro, sarà improbabile un rialzo deciso. Al contempo la tenuta di quota 2/1,99 euro da parte di Banco BPM, impedirà ai corsi di accusare una nuova correzione, quindi il trading range potrebbe proseguire nelle prossime sedute.

Ubi Banca si trova in una situazione analoga a quella di Banco BPM, perchè appare graficamente in trading range tra la soglia dei 2,76 e quella dei 3,095 euro. Fino a quando il titolo rimarrà all’interno di questa banda di oscillazione, non vedo una possibile uscita al rialzo o al ribasso e quindi anche per Ubi Banca dovrebbe proseguire la fase laterale.

Telecom Italia è reduce da una lunga discesa che lo ha portato ad un passo da quota 0,5 euro. Il peggio è alle spalle per questo titolo?

Ieri sono circolate indiscrezioni su un imminente accordo tra Inwit e le torri Vodafone che sarebbe positivo anche per Telecom Italia. Dal punto di vista tecnico sinceramente avrei paura a cercare di afferrare il coltello che cade, ancor più alla luce del fatto che il titolo ha continuato ad arretrare anche dopo la violazione a 0,52 euro del supporto statico di breve-medio termine. A meno che non venga confermata la tenuta del sostegno a 0,5 euro, personalmente starei lontano da Telecom Italia.
In caso di rimbalzo da 0,5 euro, avremo un primo obiettivo a 0,52 euro e un target successivo a 0,535 euro, mentre sotto area 0,5 euro il titolo scenderà a 0,485 euro in prima battuta.

Enel ieri è stato tra i migliori del Ftse Mib con un bell’allungo su nuovi top di periodo. Qual è la sua view su questo titolo?

Enel va guardato a mio pare con un grafico addirittura su base mensile e dall’osservazione dello stesso si nota che il titolo è prossimo al test dei massimi della fine del 1999. La conferma dell’uptrend di fondo che si è sviluppato alla fine del 2018 la si è avuta all’inizio di quest’anno, con il superamento dei 7 euro, dove transita la trendline discendente di lungo termine. Dopo una fase laterale di consolidamento che consenta ai principali indicatori di allontanarsi dalla zona di ipercomprato, per Enel possiamo individuare degli obiettivi al rialzo a 7,8 euro prima e a 7,9 euro in seguito, con proiezioni successive oltre la soglia degli 8 euro. A chi volesse acquistare Enel suggerirei di fissare uno stop loss a 7,3 euro.

Campari ieri ha guadagnato terreno per la terza seduta di fila. Quali indicazioni ci può fornire per questo titolo?

Campari ieri ha generato un bel segnale rialzista, oltrepassando in area 8,3 euro la trendline discendente di medio periodo.  Su questo livello è stato aperto un gap rialzista che ha portato il titolo a testare e superare la resistenza a 8,4 euro. Con conferme al di sopra di questo livello Campari potrà allungare ulteriormente il passo con primo obiettivo a 8,6 euro e target successivo a 8,75 euro. Un acquisto del titolo andrà corredato da uno stop loss sotto area 8,3 euro.

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