Stessa arroganza, stessi bonus, stessa finanza. Dubai insegna

di Pompeo Locatelli

ha annunciato che non sarà in grado di far fronte ai debiti in scadenza il prossimo 14 dicembre proponendo una moratoria unilaterale di sei mesi. Che bello poter trattare le banche in questo modo, si sarà detto più di un Brambilla. Ma non è che lo sceicco si sia comportato in maniera molto diversa da un immobiliarista di casa nostra.
Il miraggio di affari ad altissimo rendimento speculativo ha spinto i banchieri nostrani a credere nella possibilità di creare un’altra via Montenapoleone in quel di Rogoredo, con appartamenti da vendere a 8-10 mila euro al metro quadro.
Il miraggio del deserto, ben più ambizioso, consisteva nel fatto di credere che la domanda di appartamenti di lusso sulle rive del Golfo fosse sufficiente a riempire centinaia di grattacieli lussuosissimi (e costosissimi) ad un passo dalla pista da sci artificiale costruita sotto il cielo del deserto (e che, alla faccia dell’effetto serra, consuma più energia di tutta la Danimarca). La fragilità del boom saltava all’occhio anche ad un semplice osservatore: fino alla primavera del 2008 era sufficiente versare il 5% del valore per acquistare un loft da rivendere poi (prima del saldo, of course) con profitto. Tutto, insomma, consigliava di stare alla larga o, comunque, di ridurre l’esposizione verso quest’area rovente della speculazione. Ma le grandi banche internazionali non l’hanno fatto. O, più probabilmente, non l’hanno potuto fare perché quei titoli tossici non li voleva nessuno. Eppure si tratta di quei celebrati Islamic Bond (obbligazioni modellate sul Corano che proibisce ai fedeli di incassare interessi) che hanno fatto la fortuna dei consulenti e degli “esperti” delle banche d’affari. La morale?
La finanza resta guasta. Le riforme sono al punto di partenza, i bonus e l’arroganza dei banchieri è, se possibile, ancor più vergognosa. E nessuno si sognerà di bussare alla porta dell’Emiro Saeed Al Maktoum per dirgli: “Scusi, eccellenza, ma dovrebbe rientrare: sa, c’è Basilea 2”.

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