Prospettive per il 2020: mercati emergenti

A cura di Dara White, Responsabile globale mercati emergenti di Columbia Threadneedle Investments

Siamo ottimisti riguardo alle prospettive dei mercati emergenti per il 2020, ma riteniamo che la chiave del successo risieda in un approccio selettivo. Anche lo scenario macroeconomico gioca un ruolo di rilievo, in quanto definisce il contesto che permette alle aziende di prosperare. Assistiamo con entusiasmo allo sviluppo di diversi temi importanti tutt’ora ben presenti nel complesso dei mercati emergenti.

Qualunque sia l’economia emergente considerata, le società capaci di produrre effetti dirompenti dominano la scena. Queste aziende pionieristiche lanciano prodotti e servizi utili che aprono nuove aree della domanda dei consumatori. Ad esempio, benché gli acquisti tramite dispositivi mobili siano all’ordine del giorno nei mercati sviluppati, in Brasile PagSeguro sta aiutando i consumatori a effettuare pagamenti mobili per la prima volta.

Le classi medie emergenti creano una gamma di opportunità in costante evoluzione. In Cina, i modelli di consumo evolvono parallelamente alla creazione di ricchezza; nel corso degli anni abbiamo assistito al passaggio da alimentari, elettrodomestici e acquisti nei grandi magazzini a viaggi e turismo. Ricerchiamo società ben posizionate per trarre profitto da questi sviluppi.
Anche le aziende del settore sanitario sono avvantaggiate da questa creazione di ricchezza, visto il crescente interesse nei confronti della salute e delle assicurazioni. In Brasile Notre Dame Intermedica è un esempio di operatore sanitario che possiede ospedali privati. Questo modello integrato rappresenta un modo efficiente di gestire l’assistenza sanitaria, rendendola una proposta interessante.

La dipendenza del mondo emergente da quello sviluppato sta venendo meno, grazie allo sviluppo di mercati obbligazionari locali, alla stabilizzazione del differenziale dei tassi di interesse tra gli Stati Uniti e le economie emergenti e al superamento del concetto obsoleto delle “cinque fragili”. Tutti questi fattori segnalano un miglioramento della salute dei mercati emergenti, che tuttavia, come il mondo sviluppato, rimangono vulnerabili all’instabilità politica, ragion per cui i fattori geopolitici dovranno sempre essere monitorati.

Per fortuna le buone notizie superano quelle cattive e la maggior parte dei mercati emergenti dispone ancora di strumenti di politica monetaria che i paesi sviluppati hanno ormai esaurito. Se necessario, i paesi emergenti hanno infatti la possibilità di tagliare i tassi di interesse.

All’alba del 2020, si profilano ancora molte prospettive interessanti per gli investitori growth. Il nostro universo d’investimento è estremamente ampio e offre un ricco ventaglio di opportunità.

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