Coronavirus e dazi gravano sui mercati

I timori per una maggiore diffusione del Coronavirus cinese e le preoccupazioni degli operatori per l’introduzione di nuovi dazi sull’acciaio e sull’alluminio che scatteranno negli Stati Uniti a partire dall’8 febbraio hanno affossato tutti i principali listini azionari mondiali, a cominciare dall’indice Dax che perde oltre il 2,5%. In forte ribasso poi il petrolio Brent, sceso di oltre il 2% e l’euro, tornato in area 1,1017 nel cambio contro dollaro Usa.

In ascesa, per contro, gli asset tradizionalmente considerati di “rifugio”, quali l’oro, salito oltre la resistenza tecnica dei 1.575 dollari per oncia e il Franco svizzero che ha segnato il nuovo top da inizio 2017 nel cambio con la moneta unica.

A Piazza Affari, tra le blue chip, perdono terreno in primis Cnh Industrial, scesa di oltre il 6%, StMicroelectronics (-5%) e Salvatore Ferragamo (-4,5%). Segno positivo, benchè risicato, invece per Ubi Banca e Banco Bpm.

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