Finanziaria, forse si vota sulla fiducia

Quest’oggi alle ore 16.00 presso le aule di Montecitorio si aprirà l’esame alla Finanziaria.
Dopo il via libera della Commissione bilancio della Camera approvato in giornata 7 dicembre, comprensivo del maxiemendamento presentato dal relatore, da molte parti già si dà per scontato che, anche su questa legge, verrà chiesta la fiducia. Se così fosse sarebbe la ventisettesima volta da inizio legislatura.

Già sul voto della Commissione sono emerse apparenti irregolarità dell’iter, attraverso una votazione cui erano presenti solo i rappresentanti della maggioranza che in dieci minuti hanno bocciato tutti i 150 emendamenti proposti dall’opposizione.
In seguito alle polemiche, il viceministro dell’Economia Giuseppe Vegas già ha paventato la possibilità di ricorrere al voto di fiducia: “Se l’opposizione presenterà numerosi emendamenti è probabile, altrimenti non sarà posta”, ha dichiarato ieri.
Ma le opposizioni continuano a protestare chiedendo all’esecutivo un confronto, senza il quale in aula, promettono, sarà battaglia.

Per quanto concerne il testo della legge in via d’approvazione sono molti i capitoli non definiti, a partire dagli sgravi alle banche per finire coi rimborsi per i risparmiatori Alitalia. Mentre per il taglio dell’Irap e il calo delle tasse per le famiglie occorrerà attendere il 2010.

Probabilmente non vi sarà alcuna variazione sulla norma di vendita dei beni confiscati alla mafia che, secondo l’opposizione, quasi certamente comporterà un tentativo da parte degli stessi boss mafiosi di rientrare in possesso dei patrimoni sequestrati.
Le polemiche si sono accese anche sulle misure per l’editoria introdotte all’ultimo minuto nel maxiemendamento del relatore, che metterebbero ulteriormente a repentaglio il pluralismo dell’informazione italiana.

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