Mercati, ora c’è timore anche per la Spagna

Dopo la Spagna, la Grecia. Questo pomeriggio l’agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s ha ridotto da stabile a negativo l’outlook di Madrid, confermando però il rating AA+ a lungo termine e quello A-1+ a breve. La decisione non è così drastica come quella presa ieri, da Fitch, nei confronti di Atene, per la quale è stato addirittura tagliato il giudizio, passato da A- a BBB+ (pur mantenendo out look negativo) ma è comunque sintomatico di una situazione di forte rischio per un Paese, come la Spagna, con il tasso di disoccupazione più alto in Ue (è il 18,9%) e praticamente il doppio della media comunitaria. Dopo la “bocciatura” la piazza spagnola ha ampliato la discesa, registrando una flessione di oltre l’11%.

Quanto alla Grecia, dopo le preoccupazioni mostrate dalla stessa Bce (con il downgrade le stesse operazioni di rifinanziamento sono a rischio), è intervenuto il primo ministro greco George Papandreou, il quale ha dichiarato che il deficit pubblico del Paese prefigura, per la prima volta dal 1974 (da quando cioè terminò la dittatura dei colonelli), “un rischio per la sovranità nazionale”. “Parlerò con sincerità e coscienza – ha esordito – perché siamo in una situazione di difficoltà e il Paese si trova in stato d’emergenza. C’è un grande problema che dovremo risolvere con politiche specifiche”, aggiungendo che il governo è determinato a introdurre tutte le misure necessarie per ridurre il debito e restaurare la fiducia del mercato.

A breve il governo dovrebbe rendere pubblico il piano quadriennale che conterrà misure sul fronte pensionistico, fiscale e di supporto alla crescita dell’economia e che verrà presentato alla Commissione europea all’inizio di gennaio.

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