Borse – Dopo la Cina e il Brasile alla guida delle Ipo torna l’Europa

Quanto ci piace la Borsa. Dopo che nella prima metà del 2009 le attività relative alle IPO hanno attraversato un fase di stagnazione nella seconda metà dell’anno in corso il mercato si è rivitalizzato. A confermarlo è Il Global IPO Update realizzato dalla società di consulenza Ernst& Young che illustra come a guidare le operazioni siano stati principalmente i mercati asiatici e del Sud America.

Nel dettaglio le IPO registrate sono state pari a 459, in netto calo rispetto alle 740 del 2008. Tuttavia il capitale raccolto a livello globale è stato di 94.9 miliardi di dollari in linea con quanto registrato nel 2008 (94.6 miliardi). Inoltre dei 94.9 miliardi, 68.8 miliardi di capitale sono stati realizzati in Asia e Sud America, mercati che rappresentano circa il 72% del valore totale delle IPO nel 2009.

Per quanto riguarda le aree geografiche il Nord America ha subito un rallentamento del 38% dei capitali raccolti complessivamente che, da 26 miliardi di dollari del 2008 sono passati a 16.6 miliardi di dollari nel 2009. Le IPO europee rappresentano solo il 10% dell’attività mondiale, contro il 22% del 2008. Anche il valore delle operazioni in Medio Oriente si è drasticamente ridotto con solo 16 operazioni.

Per quanto riguarda i settori invece, molte le IPO sono state realizzate nel settore industriale con 77 operazioni, seguono i materiali (68), e alta tecnologia (55). Tra quelle che hanno raccolto maggior capitale sicuramente Banco Santander Brazil SA, con 7,3 miliardi di dollari. E tra le principali borse dell’anno in termini di capitale raccolto al top troviamo Hong Kong, seguita da New York Stock Exchange e Shanghai Stock Exchange.

Ma l’Europa avrà la sua rivincita. Infatti secondo un’analisi condotta da Societe Generale Capital Markets, l’anno prossimo si assisterà ad una accelerazione dei collocamenti di società in borsa proprio nel Vecchio Continente. La stima della banca è che il valore complessivo del mercato europeo delle emissioni di prestiti e bond sia attorno a 1.200 miliardi di euro per il 2010.

In particolare la banca si attende 8-10 matricole in Germania e prevede che primeggino tra i collocatori i fondi di private equity assetati di liquidità.

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