Tesla, “bolla superiore a quella del bitcoin del 2017”

La bolla che, secondo alcuni analisti, si starebbe formando sulle azioni di Tesla è maggiore rispetto a quella creatasi sul bitcoin a fine 2017. Lo rivela Bloomberg in un articolo che cita le dichiarazioni di Gordon Johnson di Glj Research, il quale nota come il relative strength index (Rsi, un indicatore dell’entità e della persistenza dei movimenti dei prezzi) a 14 giorni di Tesla abbia raggiunto ultimamente quota 92,5, mentre a dicembre 2017, quando il bitcoin toccò i 19.511 dollari, il suo Rsi a 14 giorni arrivò solamente a 91.

Il punto minimo raggiunto dall’Rsi del bitcoin è stato a circa 10 punti a novembre del 2018, poco prima dell’ultimo grande crollo che portò il prezzo attorno ai 3mila dollari, mentre il picco minimo raggiunto dalle azioni Tesla fu di circa 20 punti all’inizio del 2016.

Nessuna correlazione tra Tesla e Bitcoin

Come sottolinea The Cryptonomist, i due indici Rsi di Tesla e bitcoin sono chiaramente non correlati, ma il confronto tra i picchi massimi e minimi ha perfettamente senso. Inoltre, visto che un asset è considerato ipercomprato se l’Rsi supera quota 70, ne deriva che in questo momento il titolo Tesla va considerato altamente ipercomprato, più di quanto lo fu il bitcoin durante la sua ultima grande bolla speculativa, a metà dicembre 2017.

Negli ultimi 12 mesi il titolo Tesla ha fatto registrare uno stratosferico +149%, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 140 miliardi di dollari. Da notare che la capitalizzazione di mercato di bitcoin oggi si aggira attorno ai 167 miliardi di dollari, quindi anche le due capitalizzazioni di mercato ad oggi sono molto vicine.

Va quindi valutato il rischio che le quotazioni di Tesla seguano la sorte di quelle del bitcoin a dicembre 2017, quando scoppiò la bolla che ne portò il prezzo da circa 20mila a circa 6mila dollari nell’arco di meno di due mesi.

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