Bond: i nuovi governativi e corporate sotto la lente

Ancora una serie di giornate nervose sui mercati, che però hanno evidenziato una forte capacità di reazione di fronte a delle notizie positive, sia sociali che economiche, le cui correlazioni sono comunque interdipendenti.

Si cerca infatti di analizzare con quali tempistiche le sospensioni commerciali, industriali e turistiche proietteranno nei dati macroeconomici quello che stiamo quotidianamente vivendo in relazione al Coronavirus. Molti ritengono che la diminuzione del Pil cinese non sarà così pesante, visto la capacità della macchina statale d’intervenire a sostegno con interventi pubblici e di propaganda, basti ricordare la capacità di costruire per l’evento un nuovo ospedale in poco più di dieci giorni, la cui utilità oltre che per il soccorso ha anche una sua valenza economico-mediatica. Probabilmente gli effetti saranno più marcati nei prossimi dati trimestrali delle aziende occidentali con focus di business verso la Cina, che potrebbero risentire della minore produzione a causa delle mancate forniture od interruzioni di domande di beni.

Alla luce delle prime notizie positive legate alla scoperta di vaccini efficaci nella cura del virus, i mercati hanno reagito subito positivamente, con recuperi importanti sui listini azionari che tra gli altri hanno visto Piazza Affari tra i migliori, con il Ftse Mib tornato al di sopra dei 24.000 punti. A questo risultato hanno contribuito anche gli ottimi dati annunciati dalle più importanti banche nazionali che hanno permesso all’indice settoriale di ben performare e di conseguenza trainare il Ftse mib, dove il comparto bancario ha un peso rilevante.

Le nuove emissioni di bond governative sotto la lente

Sul fronte governativo, lo spread del Btp contro Bund sulla curva decennale si mantiene in area 132 col rendimento del nostro Btp 10y sotto l’1%. Intanto sul fronte primario, il Tesoro italiano ha annunciato l’emissione di un nuovo BTP in dollari, com’è accaduto nell’ottobre scorso, concentrandosi su un’unica scadenza aggiungendo che intende costruire la curva dei rendimenti in valuta americana, puntando su scadenze sinora non esistenti. Rumours che potrebbe trattarsi di un titolo ventennale. Nei prossimi mesi, il Tesoro punta anche a collocare una nuova emissione di Btp Italia, titolo prettamente dedicato al retail e alle famiglie.

Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) è tornata sul mercato per raccogliere nuova provvista. Si tratta di un bond senior con scadenza decennale e rappresenta una prima assoluta per Cdp perché l’operazione servirà per sostenere le attività di edilizia sociale (social housing) della società. Ammonta a circa 5 miliardi di euro il controvalore degli ordini raccolti nella fase di collocamento del nuovo bond senior di Cdp. In funzione della domanda sostenuta, dopo le prime indicazioni di prezzo nell’area attorno a 135 punti base sopra il tasso midswap la forchetta è via via ristretta fino a toccare i 113 punti base a chiusura dell’operazione. Un forte gradimento da parte del mercato con oltre 250 investitori interessati al bond che ha spinto Cdp a fissare l’ammontare definitivo dell’obbligazione a 750 milioni di euro. Il titolo (codice Isin IT0005399586) paga una cedola annua fissa dell’1%, prezzo di emissione di 99.03 per un rendimento finale dell’1.103%. Taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila e rating BBB.

Si è “sentito” un forte interesse su Amplifon che ha collocato sul mercato del debito un prestito obbligazionario senior per 350 milioni di euro. I bond (Isin XS2116503546) hanno durata 7 anni e pagheranno una cedola annua par a 1.125%. L’emissione ha attratto investitori istituzionali da tutta Europa, e la domanda è stata superiore a 3 miliardi di euro, oltre dieci volte l’ammontare inizialmente offerto di 300 milioni. Prezzo di emissione di 99.253 per un rendimento a scadenza pari a 1.1237%, lotto minimo 100mila euiro con multipli di 100mila e rating BB+.

In Germania, lo Stato della bassa Sassonia, ha collocato un miliardo di euro sulla scadenza a sette anni. Il bond (Isin DE000A254RB5) ha un rendimento di 6 punti base sotto la curva midswap e ha una cedola pari a zero. Rating AAA e lotto minimo di mille euro con multipli di mille.

Anche l’Africa approfitta dell’abbondante liquidità sui mercati di questi mesi e il Ghana emette un bond in dollari per un controvalore di 3 miliardi, attirando domanda per 20 miliardi. L’emissione ha riguardato tre scadenze; 1.25 miliardi per obbligazioni a sette anni e cedola 6.375%; un miliardo per obbligazioni a 15 anni e cedola 7.875% e 750 milioni per obbligazioni a 41 anni e cedola 8.875%. Queste ultime risultano ad oggi la scadenza più lunga mai emessa in Africa. In passato, il Sudafrica aveva emesso titoli a 40 anni, mentre lo scorso anno il Ghana aveva balenato l’ipotesi di lanciare un bond a 100 anni, ma alla fine aveva ripiegato per una scadenza molto più corta, vale a dire il bond marzo 2051 e cedola 8.95%. ll paese gode di un rating sovrano molto basso: B3/B, parliamo di un emittente junk, altamente speculativo.

Le nuove emissioni di obbligazione corporate

La compagnia petrolifera spagnola Cepsa ha collocato un’obbligazione senior in euro sulla scadenza a 8 anni. Il titolo ha scadenza il 12 febbraio 2028, un rendimento iniziale in area 115 punti base sulla curva midswap. Taglio minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di 100mila e rating Baa3/BBB-, Isin XS2117485677, cedola fissata al rendimento di ms +93 sulla curva a otto anni, emesso per 500 milioni con richieste per 1.75 miliardi.

Il gruppo francese del lusso Louis Vuitton, rating A1/A+, è sbarcato sul mercato con una maxi operazione: tre miliardi di euro in titoli obbligazionari con scadenze a due, quattro, sei, otto e 11 anni e 1.4 miliardi di sterline sulla scadenza a tre e sette anni.

La compagnia telefonica norvegese Telenor è uscita con un doppio deal in euro da 500 milioni di euro ciascuno, con scadenza 2028, cedola del 0.25% (Isin XS2117452156) e taglio minimo per entrambi da 100mila euro con multipli di mille. Il secondo con scadenza 2035 ha cedola del 0.875% (Isin XS2117454871).

Doppio deal retail da mile euro di taglio minimo per Deutsche Bahn, il primo con 300 milioni al 2024 senza cedola (Isin XS2117462627) e prezzo d’emissione a 100.473; il secondo con cedola dello 0.75% ha scadenza 2035 ed è stato emesso a 99.318 (Isin XS2102380776).

A cura di Carlo Aloisio, Senior Broker presso Unicredit, per Itforum.it

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