Scudo Fiscale, proroga in esame, rimpatrio più caro

Se ne sentiva l’odore di conferma. Ed effettivamente è arrivato. Oggi sarebbe scaduto il termine per il rimpatrio dei capitali esportati all’estero illegalmente. Ma la notizia è che ci sarà una seconda possibi­­lità, ma si dovrà pagare un po’ di più.

L’annuncio della riapertu­ra dei termini della sanatoria per chi regolarizza i capitali na­scosti all’estero dovrebbe arri­vare nella giornata di oggi: col prossimo decreto milleproroghe che sarà varato dal governo giovedì o al massi­mo la prossima settimana si da­rà tempo probabilmente fino al 30 aprile 2010 per usufruire del­lo scudo, ma pagando un’ali­quota del 6% (qualche ipotesi al­lo studio dice il 6,5-7%) invece che del 5%.

La decisione sarebbe maturata ha seguito del fatto che gli intermediari avrebbe richiesto già un quarto scudo, visto il flusso di richieste pervenute. E probabilmente anche al Governo non farebbero male i flussi che potrebbe rientrare da tale sanatoria. Si ricorda infatti che secondo le stime di oggi il flusso totale sarebbe di circa 100-110 miliardi e che nelle casse dell’Erario confluirebbero quindi quasi 2 miliardi di extra-gettito.

Nel pomeriggio si sono susseguiti voci che nel decreto Mille-proroghe non sarebbe contenuta nessuna proroga per lo scudo fiscale, ma che la questione sarà affrontata in Cdm. Quindi la proroga dovrebbe arrivare sul tavolo del governo. Intanto è intervenuta nel dibattito anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che ha sottolineato che «una proroga con una percentuale piu’ alta sarebbe un’opportunità».  «Lo scudo ha raccolto una quantità importante di risorse che era l’obiettivo del Governo.

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