Tatò torna alla finanza “doc” con Lcf

di John Hawkins

…di Raul Gardini, ma che ospita oggi anche uno studio legale prestigiosissimo come quello di Gianni, Origoni, Grippo & Partners. È qui, al civico numero 2 dell’edificio patrizio retrostante la storica sede della “fu” Banca Commerciale Italiana, che Francesco Tatò, uno dei manager italiani più apprezzati dal sistema bancario italiano e più stimati all’estero, siederà all’età di 77 anni appena compiuti come nuovo presidente de La Compagnia Finanziaria (Lcf). Tatò affiancherà così il chief executive e amministratore unico Stefano di Tommaso che fondò la “boutique” finanziaria nel 1983 e che ebbe a lungo come presidente il defunto marchese Alberico Lalatta. Debito e finanza strutturata, m&a, operazioni sul capitale e prestiti sindacati (come quello da 110 milioni di euro della primavera scorsa per Astaldi) sono alcune fra le attività di Lcf che annovera 30 professionisti fra i quali Roberto D’Anna, Paolo Lisca, Edoardo Agnello e Angelo Fossati e che conta pure su un Supervisory Board presieduto da Roberto Ruozi. “Kaiser Franz” (è il soprannome che il manager lodigiano di nascita si guadagnò in Germania quando lavorava per Carlo De Benedetti per Deutsche Olivetti) è arrivato alla guida di Lcf sull’onda dell’interessamento per la ristrutturazione di Viaggi del Ventaglio, gruppo seguito con attenzione da Intesa Sanpaolo nella sua qualità di forte creditore: in Ca’ de Sass Tatò è conosciuto e apprezzato e Intesa, oltretutto, è socio di minoranza di Lcf. Tatò, dopo una lunga carriera come ristrutturatore e risanatore nel privato (Mondadori e Fininvest) e nel pubblico (culminata con l’incarico di a.d. dell’Enel), ha appena lasciato la presidenza di Ipi dopo che Danilo Coppola è stato costretto a vendere il gruppo immobiliare ai Segre. Ma “Kaiser Franz” mantiene la carica di presidente di Fullsix e della Treccani e della Mikado Film, che ha appena comprato – sull’onda di un passione condivisa con la moglie, la bella Sonia Raule – dai De Agostini e che conferma la sua vocazione, accanto alla finanza aziendale, per la comunicazione tanto che con la sua Franco Tatò e Associati srl detiene quote in società cinematografiche (Pixit e Pixstar). E probabilmente con questo veicolo diventerà socio di Di Tommaso, che è l’azionista di maggioranza di Lcf, imbarcando nella nuova avventura anche una manager che spesso lo ha affiancato, Lucia Morselli. Lcf nell’ultimo bilancio disponibile mostra un miniutile di 11.356 euro su ricavi per 4,35 milioni di euro.
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